Un momento per riconnettersi a usi e rituali antichi dove la natura scandiva i ritmi e le tensioni del lavoratore della terra


JELSI. Il 2 luglio il Comitato Festa del Grano si ritrova sui campi di Jelsi per mietere il grano di Sant’Anna. È stato scelto il campo dove, nonostante i grossi guasti creati dal cattivo tempo di quest’anno, le spighe hanno raggiunto il massimo della loro bellezza fatta di pienezza e resta lucente dai colori tendenti al nero. È l’occasione per rievocare i vari stadi evolutivi di quest’attività contadina, dalla raccolta con la falce in cui schiere di contadini si organizzavano per raccogliere al più presto le spighe di grano che rischiavano per il caldo e l’avanzata maturazione di non essere più raccolte, alla mietitura con i mezzi meccanici. 

Sarà il momento per riconnettersi a usi e rituali antichi dove la natura scandiva i ritmi e le tensioni del lavoratore della terra. Dove solo i canti e la musica riuscivano ad esorcizzare la fatica e la paura di non farcela e i pasti abbondanti e succulenti accompagnati dal vino erano il premio per quello sforzo che spesso portava a stanchezze febbricitanti. Domenica questo appuntamento rituale sarà aperto a tutti. Per la prima volta alle 5, all’alba, la ‘squadra’ di mietitori – protagonista anche nel gioco del covone – sarà accompagnata straordinariamente dalla musica di Giuseppe Spedino Moffa, musicista e ricercatore che da anni lavora nel recuperare canti e ritmi della cultura contadina e da questi si lascia ispirare per la sua arte. È l’occasione per godere la bellezza della campagna, in un’ora insolita tra campi di grano e musica che caratterizza la terra molisana. 

La giornata continuerà fino alla benedizione del grano – prevista davanti alla Cappella dell’Addolorata alle 18, da parte del nuovo parroco Don Lorenzo – e alla sua distribuzione nelle varie postazioni per il paese per l’intreccio per la festa di Sant’Anna.