Regionali, quelle tegole ‘sospette’ da Santa Maria delle Monache: la denuncia di Izzo

Il candidato presidente per la lista ‘Io non voto (i soliti… noti) ha convocato la stampa per segnalare quella che a suo dire è stata una “interruzione della campagna elettorale e violazione degli obblighi di informazione alle formazioni politiche”, oltre che una “violazione della par condicio”. GUARDA IL VIDEO

ISERNIA. Ieri, 18 giugno, a seguito della caduta di alcune tegole dal tetto del complesso museale di Santa Maria delle Monache l’Ufficio Tecnico del Comune di Isernia ha disposto la chiusura di un tratto di Corso Marcelli, Rampa Santa Maria e Piazza Santa Maria. Una chiusura che però, secondo il candidato alla presidenza della Regione con la lista ‘Io non voto (I soliti…noti)’ Emilio Izzo, presenta diversi punti di criticità. Questa mattina il candidato presidente ha indetto una conferenza stampa denunciando che tale provvedimento avrebbe provocato “interruzione della campagna elettorale, violazione degli obblighi di informazione alle formazioni politiche e violazione della par condicio”.

Proprio ieri, infatti, era prevista la presentazione della lista con l’inaugurazione della sede elettorale, che proprio davanti Santa Maria delle Monache ha sede, nel tratto di strada interdetto al traffico pedonale e veicolare. Impossibile dunque procedere con l’appuntamento programmato e, dice Izzo, debitamente comunicato a chi di dovere. Ma a quanto pare tale attenzione non è stata ricambiata. “Non abbiamo ricevuto né dai vigili, né dal comune, né dai vigili urbani alcun tipo di comunicazione”, spiega infatti Izzo, che denuncia: “C’è una grossa responsabilità dell’amministrazione comunale in questa faccenda, amministrazione che è stata totalmente assente. Infatti oggi non c’è nessuno qui. Ho chiamato personalmente gli assessori: uno non ha risposto, due non sapevano niente. Come si può governare così, con persone dell’amministrazione in corsa alle elezioni? Ci si preoccupa di candidarsi alla Regione dopo un anno e mezzo dalle Comunali, si guarda già ad altri posizionamenti e non si sa cosa accade in città”.

Izzo sottolinea soprattutto quelli che ritiene essere vizi procedurali e formali del provvedimento messo in atto, considerando anche che ci possano essere forme di “subdoli attacchi e sabotaggi contro di noi”. Per rincarare la dose, durante l’incontro, mostra ai presenti l’assenza di timbri e firme sull’ordinanza esposta, facendo notare come la chiusura del tratto di Corso Marcelli sembri fittiiza e per nulla sicura. “Se davvero ci sono questi profili di rischio – incalza – perché non è stata fatta sgomberare l’area? Noi non possiamo entrare in sede, ma i residenti possono passare? È solo una scusa per lavarsi le mani in caso succeda qualcosa? E anche se fosse, nessuno è venuto a fare controlli durante queste settimane di pioggia battente. All’improvviso si ricordano dei sopralluoghi quando noi dobbiamo inaugurare la sede, in una struttura che è stata chiusa otto anni e che sulla carta dovrebbbe essere stata completamente ristrutturata e messa in sicurezza”.

Non sono mancati i temi politici. “Ho lanciato la proposta – spiega Izzo – di fare tre confronti sui territori: a Isernia, Campobasso e Termoli. Nessuno degli altri candidati presidente ha risposto. Mi dicono che sono piccolo, ma quindi uno non dovrebbe votarmi perché sono piccolo? I soliti noti non sono solo quelli che stanno nei palazzi della politica. Sono nei palazzi tecnici, nei tribunali, nelle prefetture. È un sistema a cerchio dove nessuno tocca nessuno finché non scoppia la rivoluzione. Io non voglio la rivoluzione, voglio che sia chiaro chi ha certe responsabilità e chi si copre a vicenda”.

Intanto i vigili del fuoco – sentiti sulla vicenda – hanno confermato che, in seguito a un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, è emerso come alcune tegole sul tetto della struttura si siano effettivamente scollate e come basterebbe una forte folata di vento per farle cadere giù. Da qui, il parere positivo per la chiusura del tratto di strada.