Regionali, il ministro Schillaci in Molise: “Serve una revisione completa del sistema sanitario”

Sul commissariamento: “Dopo anni senza risultati forse non è la misura migliore per risolvere le criticità”

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di Enrico Fazio

CAMPOBASSO. La sanità al centro della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 25 e 26 giugno. Questa mattina, al Centrum Palace di Campobasso, la visita del ministro della Salute Orazio Schillaci, a poco più di una settimana dal voto.  

“Il ministro Schillaci torna oggi in Molise per ascoltare quelle che sono le esigenze del territorio e le difficoltà della nostra sanità” le parole del candidato alla presidenza della Regione della coalizione di centrodestra, Francesco Roberti. 

“Il Molise è una regione particolare e la sua geografica la rende complessa. L’ho detto più volte, quando un provvedimento come il commissariamento dura tanti anni senza produrre i risultati sperati, forse vuol dire che non rappresenta il provvedimento migliore per venire incontro a quelle che sono le necessità e le esigenze dei cittadini molisani” ha affermato il ministro del governo Meloni.

“Da quando si è insediato il governo ci siamo interessati alle problematiche della sanità molisana. Abbiamo seguito fin dall’inizio questo percorso e siamo convinti di quelle che sono le pluralità del Molise, per questo siamo già intervenuti nel maggio scorso con un decreto per finanziare parte del debito della Regione Molise. Abbiamo dato la possibilità alla Regione di estendere il termine del pagamento del disavanzo di amministrazione accumulato il 31 dicembre 2021. Questo rientro del disavanzo dal 2023 potrà avvenire nell’arco di dieci anni”.

“Un primo provvedimento – ha proseguito – che credo vada nella direzione di consentire una più efficace programmazione sanitaria e anche di perseguire più facilmente gli obiettivi legati al debito”.

“In Molise, come in tutta Italia, ci sono luci e ombre nel Ssn. Credo che ci voglia una riorganizzazione generale del Sistema sanitario, un sistema che sia più moderno e stimolante. Oltre al lato economico, importantissimo, bisogna anche offrire delle prospettive e una realtà lavorativa diverse. Le luci sono gli operatori, le ombre un sistema ingolfato che ha dimostrato tutte le sue fragilità con la pandemia. Abbiamo in mente una revisione completa della Sistema sanitario nazionale, un ammodernamento per offrire una sanità del terzo millennio, più vicina alle necessità dei pazienti”.

“Importantissimo – ha sottolineato Schillaci – sarà il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Potenziare la medicina territoriale è un obiettivo strategico. Il Pnrr nasce come risposta alla pandemia. Sul capitolo sanità però sono stati stanziati solo 15 miliardi, a fronte dei 70 messi sulla transizione ecologica”.

 “Sono stato all’ospedale Cardarelli di Campobasso. Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione e abbiamo interesse che il Molise, come tutte le atre regioni italiane, abbia una sanità pubblica di livello per i cittadini”.

“Quest’anno abbiamo messo tre miliardi e mezzo sulla sanità in più rispetto a quelli stanziati dal governo precedente. Sui tagli fino al 2025 sotto la soglia del 6.5% del Pil, per il momento siamo al 6.8%, vediamo cosa succede e come andranno l’economia e il Pil. Il Sistema sanitario nazionale – ha chiosato il ministro della Salute – è stato definanziato negli ultimi dieci anni, certo non è possibile recuperare in un anno quello che è stato tagliato in dieci”.