“Il Ssn è fondato su uguaglianza, universalità ed equità. Diritti che oggi sono stati traditi”


CAMPOBASSO. Il sistema sanitario è prossimo al collasso dopo anni di definanziamento, chiusure di reparti, carenza di servizi e posti letto.

Questo il monito congiunto lanciato da Cittadinanzattiva, Anaao Assomed, associazioni e cittadini che questa mattina, in concomitanza con manifestazioni, sit-in e assemblee convocate in tutta Italia per accendere un faro sullo stato della sanità pubblica, hanno tenuto una conferenza stampa presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso.  

“Il Servizio sanitario nazionale è una struttura di coesione sociale, fondata su tre diritti fondamentali come l’uguaglianza, l’universalità e l’equità. Oggi sono stati traditi. Siamo qui perché vogliamo che il governo difenda il Ssn e soprattutto che ci metta le risorse” le parole della segretaria di Cittadinanzattiva Molise, Jula Papa.

“Carenze strutturali testimoniate dalle lunghe liste d’attesa, dalla mancanza di personale, dall’esodo dei medici dalle strutture pubbliche, dai mancati accessi alle cure in tempi adeguati che, in Molise, costringono migliaia di persone a rivolgersi ai privati, mentre chi non può permetterselo rinuncia sempre di più a curarsi. Basti pensare che per una mammografia bisogna aspettare anche due anni, con il risultato che si finisce con il rivolgersi alle strutture private, pagando di tasca propria solo per vedersi garantito un diritto. Siamo qui per sollecitare il governo e sensibilizzarlo affinché mantenga fede al sostenimento del Servizio sanitario nazionale”.

“Siamo l’unico Paese tra quelli avanzati a ridurre il finanziamento del sistema sanitario. Spendiamo quasi la metà della Germania, un terzo in meno della Francia e Inghilterra, nonostante l’invecchiamento della popolazione l’aumento delle cronicità”.

“Anche in Molise, a causa della progressiva riduzione degli organici – ha sottolineato Papa – il personale è costretto a turni massacranti e obbligato anche a spostamenti per coprire i servizi o trasferire i malati in altre sedi dove è possibile curarsi. Le condizioni di lavoro sono ormai divenute insostenibili”.

“La pandemia evidentemente non ha insegnato nulla ai decisori che governano la sanità. Dopo la falsa retorica degli eroi nulla è cambiato. La realtà quotidiana continua ad essere fatta da tetti di spesa del personale fermi al 2004 e da una salute pubblica che continua ad essere considerata una spesa e non un investimento e un segno di civiltà” ha concluso la segretaria regionale di Cittadinanzattiva.

“I tagli alle risorse economiche per la sanità e le conseguenti carenze delle strutture assistenziali colpiscono tanto gli operatori quanto i cittadini. Alla carenza dei posti letto per il ricovero causata dalle leggi nazionali e dalla inefficiente programmazione regionale, si aggiungono forti carenze di tutti gli specialisti dei reparti ospedalieri, come anestesisti, chirurghi, pediatri e radiologi, e dei servizi territoriali con grosso pregiudizio della qualità e sicurezza delle cure”.

“Per questo – ha proseguito la rappresentanza di Anaao Assomed – chiediamo a chi governerà la sanità regionale di aumentare i posti letto e i servizi sanitari, dotandoli del personale necessario per farli funzionare. È necessario aumentare i posti letto nei reparti di degenza per garantire a tutti le cure ed alleviare la pressione nei pronto soccorso, riducendo lo stanziamento negli stessi, il cosiddetto boarding. È fondamentale incentivare l’abbattimento delle liste d’attesa, tramite l’aumento del personale sanitario, ripristinando il diritto alla salute, garantendo livelli di assistenza dignitosi, puntando in futuro a raggiungere l’eccellenza nel Sistema sanitario pubblico, l’unico veramente gratuito e accessibile a tutti. Come cittadini abbiamo assoluto bisogno di questa grande risorsa”.