Troppe le limitazioni ai rimborsi. Accolto in parte il ricorso di 9 associazioni di volontariato che forniscono il servizio in regime di proroga


CAMPOBASSO. Non c’è pace per il bando Asrem del 118 in Molise, ovvero per l’affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario di emergenza urgenza e il relativo regolamento che disciplina i rapporti in convenzione con le organizzazioni di volontariato e la Croce Rossa Italiana.

Dopo le proteste di sindaci e operatori per l’adeguamento dello stesso, poi una prima sospensione a causa delle esigue risposte all’avviso e una riapertura dei termini della selezione, giunge un nuovo stop.

È tutto da rifare. A stabilirlo il Tar Molise che – riferisce la Tgr – ha accolto in parte il ricorso di 9 associazioni di volontariato che forniscono il servizio in regime di proroga. Sarebbero troppe le limitazioni ai rimborsi e ciò produce una riduzione dei potenziali concorrenti. Questo significa pregiudicare anche la qualità del servizio offerto ai molisani.  In sostanza, per i giudici l’Asrem ha fissato paletti troppo stretti sui costi per le ambulanze, l’equipaggiamento, la manutenzione e le operazioni di sanificazione.

Secondo il Tribunale amministrativo le previsioni di spesa fissate nel bando e impugnate dai ricorrenti disattendono “il principio del rimborso dei costi sopportati dalle organizzazioni di volontariato per l’esecuzione del servizio, atteso che tali previsioni di fatto riversano su queste ultime una consistente parte dei costi di acquisto dei mezzi di soccorso, senza nemmeno adeguata istruttoria né motivazione a supporto. Un regime di rimborsi dei costi restrittivo al punto di determinare una innaturale riduzione della platea dei potenziali interessati, quale quella registrata nella presente vicenda – precisano i giudici – oltre a pregiudicare l’obiettivo della massima partecipazione, finisce per andare a detrimento anche delle finalità promozionali della solidarietà e della sussidiarietà orizzontale che pur dovrebbero connotare, le procedure” del caso.