CAMPOBASSO. Delitto di Natale, parla Gianni De Vivo, il 38enne di Campobasso accusato di aver ucciso la notte tra il 24 e il 25 dicembre 2021 in via Vico, con una coltellata alla gola, il coetaneo Cristian Micatrotta, dopo una lite per questioni di droga.
“Mi dispiace per quello che è accaduto – le parole dell’uomo accusato di omicidio aggravato – ma quella sera sono stato aggredito da tre persone e mi sono difeso, il coltello non era mio, non l’ho portato io. Quella sera potevo morire io”.
Parole pronunciate nell’udienza di oggi del processo in corso al Tribunale di Campobasso, in Corte d’Assise. De Vivo ha scelto di non sottoporsi a interrogatorio ma di fare delle dichiarazioni spontanee, confermando quanto aveva già detto nell’interrogatorio al quale fu sottoposto dopo il delitto. “Mi hanno picchiato e io ho provato a liberarmi – l’Ansa riporta le parole pronnunciate davanti alla Corte – ma non ero armato, non avevo un coltello e non ho dato una coltellata”.
I suoi avvocati Mariano Prencipe e Giuseppe Stellato hanno parlato di “mancanza di diretta volontà” in quanto è accaduto e di “contesto molto concitato”. Durante l’udienza di questa mattina, presente in aula anche il procuratore Nicola D’Angelo, sono stati sentiti anche uno degli investigatori dei carabinieri e la madre dell’imputato. Prossima udienza tra una settimana, il 7 giugno.
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