Campobasso, l’Ordine dei medici lancia l’allarme: “Punto di non ritorno, il sistema non è equo”

Presentata la tavola rotonda di stampo nazionale di domani alla Gil. L’OMCeO: “Sottoporremo le risultanze al ministro della Salute Schillaci”


CAMPOBASSO. “Quella di domani sarà un’occasione importante per analizzare la crisi del sistema sanitario. Abbiamo coinvolto tutti coloro che possono farsi portatori verso il governo Meloni e il ministero della Salute”.

Queste le parole che arrivano dall’Ordine dei medici di Campobasso, alla vigilia della tavola rotonda ‘Crisi del sistema delle cure e principio di equità: è ancora possibile un patto di salute tra Stato e cittadini?’, prevista per domani, venerdì 12 maggio a partire dalle 15.30, all’Auditorium Gil di Campobasso.

“La cittadinanza deve essere informata su quelli che sono i problemi reali della sanità e se sono possibili ancora dei correttivi. Si sono persi i diritti costituzionali in questi venti anni di malgoverno della sanità in Italia e in Molise. Nessuno ha più diritto a curarsi se non mette mano al portafoglio”.

Diversi gli ospiti e gli esperti illustri attesi domani, tra cui Filippo Anelli, presidente FNOMCeO; Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe; Ivan Cavicchi, docente universitario, divulgatore ed esperto di politiche sanitarie; i vertici dei più importanti sindacati medici e il commissario ad acta alla sanità Donato Toma.

“Saranno presenti anche tutti i presidenti degli ordini delle province limitrofe. Un evento di caratura nazionale, con la presenza degli ordini dei medici del Lazio, della Campania, dell’Abruzzo e della Puglia. Vorremmo che da questo incontro scaturisse un resoconto da inviare al ministro della Salute Schillaci” ha sottolineato l’OMCeO.

“Scopo del convegno una disamina quanto più esaustiva sulle criticità del nostro sistema sanitario e sulle possibili soluzioni di un bene comune come la salute. Oggi manca l’equità. Il nostro sistema sanitario non è più equo, una caratteristica che lo rendeva invidiato nel resto d’Europa. Una mancanza di equità che scaturisce dal fatto che le strutture pubbliche non sono più in grado di erogare quello che dovrebbero secondo i livelli essenziali di assistenza”.

“Speriamo in una partecipazione massiccia dei cittadini, perché sono i portatori delle istanze e conoscono meglio di noi addetti ai lavori quali sono le reali esigenze del territorio. Lo scopo di questo incontro è quello di aiutare la popolazione ad individuare il nodo del problema. Non è solo una questione di investimenti e di posti letto, ma di scelte di politica sanitaria”.

“Purtroppo i governi che si sono succeduti fino adesso, come l’attuale – ha chiosato l’Ordine dei medici di Campobasso – non hanno la reale consapevolezza della complessità del problema, né una visione a lungo raggio. Quindi un’analisi storica, sociale e attuale sulle criticità del sistema sanitario nazionale e regionale potrà dare una mano qualora il ministero volesse raccogliere le nostre istanze”.  

Enrico Fazio

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