Una rete capillare di assistenza chiavi in mano che il Patronato dedica sia ai lavoratori infortunati, sia ai familiari delle vittime sul lavoro, attraverso consulenze mirate


CAMPOBASSO. Una rete capillare di assistenza chiavi in mano che il Patronato della Uil vuole dedicare sia ai lavoratori infortunati, sia ai familiari delle vittime sul lavoro, attraverso consulenze che vanno da quella sanitaria a quella legale e, all’occorrenza, anche psicologica.

Ed ecco che il sindacato, che da tempo ha avviato la battaglia 0 morti sul lavoro, ha inteso attivare circa 600 sportelli dedicati specificatamente agli infortuni sul lavoro.

L’iniziativa è stata presentata dal presidente nazionale dell’Ital UIL, Giuliano Zignani. A riferirlo è la segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo che, anche sulla scorta degli ultimi dati sugli infortuni, relativamente al 2023, evidenzia come “in Molise gli infortuni denunciati sono purtroppo tanti ogni anno, al di sopra della media nazionale. Questa scarsa attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro ci preoccupa, anche perché cammina di pari passo con la precarietà del lavoro: un lavoro povero sia in termini economici che in termini di investimenti sulla sicurezza.

Dove non c’è lavoro, o ve n’è poco come da noi, si calpesta la dignità e c’è il ricatto delle persone e quindi meno garanzie e meno tutele.

La vita umana viene prima del profitto, le morti sul lavoro sono omicidi”.

Pertanto la piena condivisione dell’iniziativa che parte in Molise, così come nel resto d’Italia.