L’organizzazione inoltre esprime pieno sostegno all’iniziativa dei sindaci molisani che domani sottoporranno al ministro della Salute Schillaci lo stato attuale della sanità regionale
CAMPOBASSO. Cittadinanzattiva comunica l’avvio, a livello nazionale, di una mobilitazione permanente a difesa del Servizio Sanitario e dei diritti dei cittadini alla salute pubblica, incominciando dai Livelli essenziali di assistenza. È stata così inviata nei giorni scorsi una diffida formale a Stato e Regioni affinché convochino entro 7 giorni la Conferenza Stato-Regioni per la discussione dell’intesa sul Decreto tariffe. Una mobilitazione – si apprende da una nota stampa – che vede coinvolte anche le associazioni che rappresentano alcune categorie di pazienti maggiormente danneggiate dal mancato aggiornamento dei LEA. La mancata approvazione del Decreto tariffe, oltre ad impedire l’entrata in vigore dei LEA del 2017 e di quelli ulteriormente aggiornabili, rischia di pesare nella definizione al ribasso dei Livelli essenziali di prestazione (c.d. LEP) previsti dal nuovo Disegno di Legge sul “regionalismo asimmetrico”.
Non va meglio a livello regionale. Dove l’associazione, da tempo, denuncia le difficoltà dei cittadini molisani nell’accesso alle prestazioni sanitarie, anche a causa della mancata erogazione dei LEA. “Nell’ultimo nostro Rapporto con i dati del Molise, presentato alla struttura commissariale a giugno 2022, – spiega Jula Papa, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Molise – abbiamo evidenziato oltre alle difficoltà di accesso ai servizi essenziali, l’annoso problema del sistema CUP, che ad esempio ancora oggi non consente la prenotazione con codice Urgente che obbligherebbe l’erogazione della prestazione entro le 72 ore; il tema della salute mentale che vede inadempiente la regione Molise in sei obiettivi programmatori, previsti dal Piano Nazionale della Salute mentale; una situazione molto critica e sconfortante anche sull’esito delle verifiche relative ai percorsi di tutela per arginare il fenomeno delle liste bloccate, che non risulta essere stata attivata in Molise; la mancata riforma della Rete ospedaliera. Sono queste alcune delle tematiche affrontate, affiancate da un nostro documento di proposte sulla riforma territoriale, coerente con i bisogni dei cittadini. Siamo ormai in uno stato evidente di emergenza sanitaria, – prosegue – che solo attraverso l’universalità del sistema sanitario nazionale può garantire l’unità del paese nella garanzia dei diritti dei propri cittadini. Per questo – conclude – siamo a fianco della protesta dei sindaci che domani incontreranno il Ministro Schillaci”
