di Giuliano Vacca
VENAFRO. Quattro candidati sindaci e 58 aspiranti consiglieri: è questo il quadro per le Comunali di Venafro dei prossimi 14 e 15 maggio. A sfidare l’uscente Alfredo Ricci saranno Enzo Bianchi, Luigi Viscione, Anna Ferreri.
Ricci torna nell’agone elettorale con la sua creatura ‘Insieme per Venafro’. Tutti e 9 i membri della maggioranza si ripropongono ai cittadini, questa volta affiancati da 7 nuovi arrivati. Tra questi ultimi il presidente del comitato ‘Santissimo Rosario’ Gianni Vaccone e il giovane ‘cittanovista’ Gianmarco Di Cicco .
“La continuità amministrativa – ha dichiarato l’avvocato – è necessaria per non rallentare l’operato e per evitare contrapposizione“. Superato il corteggiamento ricevuto per le regionali, il primo cittadino di Venafro giura ancora amore per la città e rimanda al mittente una serie di accuse ricevute: “Credo che i veri addormentati siano coloro che ci attaccano. Questi soggetti per anni non si sono fatti né vedere né sentire e oggi improvvisano. Dimenticano che il Comune è andato avanti, anche nonostante la pandemia, e che mai come in questo momento ci sono importanti fondi”.
Tenta la fortuna anche Enzo Bianchi, con il movimento ‘Oggi Venafro’ che raccoglie persone della società civile e del centrodestra locale. Il primario di Ortopedia dell’ospedale Veneziale e già primo cittadino di Venafro nei primi anni Duemila punta tutto sul suo cavallo di battaglia: la sanità. “A spada tratta dobbiamo difendere il nostro Santissimo Rosario, per troppo tempo dimenticato – dice il medico – Vanno potenziati gli ambulatori e soprattutto attenzione al servizio di pronto intervento. Una persona con un infarto in corso non può morire per strada. Mi chiedo a questo punto cosa abbiano fatto Asrem e Conferenza dei Sindaci”.
“Nei miei 40 anni di attività lavorativa – ha aggiunto – ho amato questa città e vorrei garantire un futuro ai nostri giovani che devono lavorare e costruirsi una vita qui. Vado avanti sapendo di non essere l’alternativa a nessuno e di non avere padroni”.
Entusiasta poi Luigi Viscione a capo della lista ‘Vivere Venafro’: “Ambiente e salute al centro del nostro programma – ha detto – Staremo in mezzo alla gente e dimostreremo che siamo gli unici in grado di risollevare le sorti del luogo in cui viviamo. Pensavo – ha aggiunto stupito – che sarebbe stata una sfida a due e non a 4”.
Il gruppo dell’architetto e presidente della Pro Loco è composto in gran parte da esponenti del gruppo Laboratorio 86079, tra questi Giuseppe Notte, Greta Giannini e Vittoria Lucenteforte.
Ci prova anche Anna Ferreri con la compagine ‘Cambiamenti per Venafro’. L’avvocato e consigliere di opposizione nei giorni scorsi aveva tentato di allearsi con Luigi Viscione ma non ci sono state convergenze programmatiche. Con l’unica donna candidata a sindaco anche Fabio Iannucci che fino a poche settimane fa militava in Laboratorio 86090.
“Il nostro – ha spiegato la candidata sindaca – è un progetto di autonomia, realizzato da donne e uomini liberi. Avevamo anche altri possibili candidati ma ci sono stati rubati dai ‘poteri forti’. Non è un problema: ci batteremo anche per loro – ha concluso – Sono andata oltre la quota di genere mettendo su una lista in perfetta parità”. L’unica sorpresa che si registra è l’assenza di Fabio Ottaviano che era dato tra i sostenitori della Ferreri.
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