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Nel mirino della Procura, il 53enne originario di Campobasso in servizio nel penitenziario di massima sicurezza di Sulmona


CAMPOBASSO/SULMONA. Avrebbe fornito telefonini cellulari ai detenuti del carcere di massima sicurezza di Sulmona. Per questo è sttao arrestato un agente di polizia penitenziaria di 53 anni, originario di Campobasso e da 15 anni residente in Abruzzo, in servizio nel carcere di Sulmona.

Come riporta ‘Il Centro’, le indagini della Procura, guidate dal sostituto procuratore Stefano Iafolla, sono state avviate già dall’ottobre scorso quando uno dei reclusi fu scoperto in possesso di tre microcellulari.

Da allora, in collaborazione con la direzione del carcere, sono stati intensificati i controlli.

La Procura conta di scoprire molte cose anche dall’interrogatorio al quale sarà sottoposto l’arrestato nelle prossime ore.

Oltre all’inchiesta della Procura, il direttore del carcere Stefano Liberatore ne ha avviato una disciplinare interna. Anche se l’obiettivo principale è scoprire la portata del fenomeno e se, all’interno del carcere di via Lamaccio, il più grande d’Abruzzo, esistono eventuali collaborazioni tra gli agenti e i detenuti.