L’accusa sarebbe quella di istigazione alla corruzione, ma lui si dice sereno


CASSINO/CAMPOBASSO. L’imprenditore molisano coinvolto nell’inchiesta della Procura di Cassino relativa agli appalti per l’efficientamento energetico, cosiddetta ‘truffa bonus terremoto’, è l’ex governatore del Molise Paolo Di Laura Frattura, per il quale si ipotizza il reato di istigazione alla corruzione e a carico del quale è stata emessa una misura cautelare interdittiva, ossia il divieto di svolgere la sua attività, sotto qualsiasi forma.

Raggiunto dai microfoni della Tgr Molise ha dichiarato: “Sono sereno per come abbiamo gestito la vicenda immobiliare. Nello stesso tempo voglio capire le contestazioni”.

Le indagini, portate avanti dalla Guardia di Finanza, coinvolgono un totale di 17 persone, indagate a vario titolo per episodi diversi. E sono scattate in seguito alle dichiarazioni del sindaco di Cassino, Enzo Salera, nel corso di un acceso consiglio comunale nel dicembre del 2020. In quella circostanza il primo cittadino della cittadina ciociara rivelò di aver subito il tentativo di costringerlo a pilotare l’appalto per l’efficientamento energetico della città.  

Le altre ipotesi di reato formulate sono: peculato e autoriciclaggio, truffa, abusivismo edilizio e indebita percezione di erogazione pubbliche derivanti dal cosiddetto ‘sisma bonus acquisti’.