CAMPOBASSO. Istituire un ‘Distretto dell’Internet of Things’, dedicato alla transizione digitale: questa la proposta di legge depositata dal Movimento Cinque Stelle regionale, che coinvolge il mondo del lavoro e quello della formazione e che vede protagonista l’ente Regione.
A parlarne è il portavoce a palazzo D’Aimmo Angelo Primiani, che esprime l’auspicio di ribaltare il trend di spopolamento che caratterizza il Molise, convogliando i finanziamenti statali ed europei e attraendo investimenti privati, facendo della regione un laboratorio dell’industria 4.0.
“Se ci sono un po’ ovunque settori produttivi in crisi strutturale, – afferma il pentastellato – è altrettanto vero che da ogni crisi emergono delle nuove opportunità. Ma bisogna saperle cogliere. Guardando ai dati, il mondo interconnesso sta favorendo la nascita e la crescita esponenziale di nuove realtà, che ruotano intorno al nuovo modello di ‘fabbrica intelligente’. Per incidere sull’economia reale, però, le sole intuizioni non bastano. È assolutamente necessario fare rete, creare filiere che partano dalla genesi di idee innovative e raggiungano il traguardo della loro realizzazione. Nella proposta di legge, infatti, abbiamo individuato un primo step nel coinvolgimento di istituti secondari e università, al fine di sottoscrivere protocolli d’intesa nei settori didattici dell’elettronica, delle telecomunicazioni, del digitale. La formazione è uno step importante, che troppo spesso viene sottovalutato: solo istituendo dei corsi di studio professionalizzanti, corsi di laurea e di alta specializzazione si può garantire un costante afflusso di idee e know-how.
A stretto contatto col mondo della formazione, – ancora Primiani – ci dev’essere un interlocutore di stampo imprenditoriale, per far sì che quelle idee non restino su carta. Per questo proponiamo di istituire il primo distretto tecnologico del Molise, rilanciando i distretti industriali già esistenti: Termoli per sfruttare le opportunità della Zona economica speciale e creare l’indotto tecnologico legato alla Gigafactory, Campobasso-Bojano dove far nascere l’innovation hub per imprese e start up innovative e Isernia dove immaginare una stretta collaborazione con la facoltà di Informatica per lo sviluppo di nuovi software.
Sfruttando al meglio le tante linee di finanziamento attive, da quelle europee a quelle nazionali, ma anche aggiungendo incentivi regionali, si può agevolare l’insediamento nei nostri distretti di start-up innovative. Concedendo locali a canone agevolato e contributi per l’avviamento ma soprattutto cofinanziando con un fondo regionale la misura nazionale del credito d’imposta per la transizione 4.0.
La sinergia tra istituti di formazione e mondo industriale, con la Regione nei panni di primo investitore nell’industria intelligente, – spiega il portavoce del Movimento – può favorire l’incontro tra domanda e offerta, intercettando le nuove richieste del mercato e delineando le migliori strategie per il prossimo futuro. La Regione Molise deve, in sostanza, trasformarsi in un grande laboratorio dell’innovazione, promuovendo la nascita di nuove imprese. I riflessi di questa grande scommessa si possono bene immaginare: una ricaduta sul turismo, un’inversione di tendenza dei tassi di crescita demografica, un ritorno ai piccoli borghi. Sono tutti obiettivi possibili”.
I dettagli del progetto, come detto, sono stati già sottoposti all’attenzione del Consiglio con una proposta di legge. Per il M5S l’iniziativa rappresenta un punto cardine da realizzare a partire dal prossimo governo regionale. “Sviluppo economico e lavoro – questo il commento finale – dovranno camminare di pari passo, solo così potremmo invertire rotta e dare un futuro ai nostri giovani”.
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