Passione, morte e resurrezione di Gesù: iniziano i riti della Settimana Santa

Con le celebrazioni liturgiche della Domenica delle Palme, ha preso il via il periodo più importante per la fede cattolica che avrà il suo fulcro nel Triduo Pasquale. Il programma delle celebrazioni a Isernia


di Camillo Pizzi

ISERNIA. Con le celebrazioni liturgiche della Domenica delle Palme, ha preso il via la settimana più importante per la fede cattolica che avrà il suo fulcro nel Triduo Pasquale, dal giovedì al Sabato Santo, che precede la massima solennità rappresentata dalla domenica di Pasqua.

Oggi in tutte le chiese si è ripercorsa la passione di Gesù Cristo, dall’Ultima Cena fino alla morte e deposizione nel sepolcro, preceduta dalla benedizione dei ramoscelli d’ulivo, simbolo della pace, poi portati nelle case o scambiati tra i fedeli che, come da tradizione, hanno gremito i luoghi di culto.

Complice il tempo clemente e il piacevole sole della mattinata, a Isernia, in diverse chiese la benedizione delle “palme” è avvenuta all’aperto per poi essere seguita da una processione che ha ripercorso l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, prima delle celebrazioni eucaristiche.

Parrocchia Santa Maria Assunta (foto Facebook)

In serata, invece, a partire dalle ore 20.30, la diocesi di Isernia-Venafro ha organizzato una “Via Crucis per la pace”, con partenza dalla chiesa della Concezione, in piazza Celestino V (di fianco alla Fontana Fraterna), e conclusione nella Cattedrale, con la partecipazione dei vari gruppi di animazione parrocchiale.

Da giovedì 6 aprile, poi, si entrerà nel vivo delle celebrazioni del Triduo che cominceranno, alle ore 9.30 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, con la messa Crismale, presieduta dal vescovo Camillo Cibotti, solenne concelebrazione che vuole rappresentare l’unità della Chiesa locale. Ad essa, infatti, partecipano tutti i sacerdoti della diocesi che rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. Questo sarà anche il momento in cui monsignor Cibotti consacrerà gli olii santi, il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi che saranno poi usati durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i sacramenti del battesimo, della cresima, dell’ordine sacro e dell’unzione degli infermi. Nel tardo pomeriggio, invece, in tutte le chiese verrà ricordata l’Ultima Cena, con l’istituzione del sacramento dell’Eucarestia, all’interno della quale il celebrante riproporrà il gesto della “lavanda dei piedi”, con il quale Cristo, in segno di umile servizio, lavò i piedi ai dodici Apostoli. Al termine, gli altari principali verranno spogliati di tutti gli addobbi, mentre l’eucarestia sarà tolta dal tabernacolo per riporla in un altare provvisorio adornato per l’occasione di fiori e luci, l’altare della reposizione, impropriamente detto “sepolcro”.

Altare addobbato con le palme

Sicuramente, malgrado le previsioni metereologiche prevedano freddo intenso, sarà proprio la visita alle varie chiese della città a caratterizzare la serata, fino a notte inoltrata, con i fedeli a sostare per un momento di preghiera, per tradizione o per semplice curiosità.

Nel Venerdì Santo, l’appuntamento per i credenti è fissato per il primo pomeriggio, quando, in ogni chiesa verrà celebrata l’Azione Liturgica della Passione del Signore in coincidenza con l’orario in cui i vangeli pongono la crocifissione del Cristo. Poi, in serata, uno dei momenti più attesi dell’anno a Isernia: la processione del Cristo Morto, conosciuta nel capoluogo pentro anche come la processione degli “incappucciati”, i portatori di croci o di statue che, spesso scalzi, ripercorrono il calvario di Cristo. A partire dalle ore 20.00, la processione, uscendo dalla chiesa di Santa Chiara, seguirà il seguente percorso: via Marcelli, piazza Celestino V, piazza Carducci, via d’Apollonio, via Kennedy, via Giovanni XXIII, via Formichelli, via Ciampitti, via Sicilia, via Molise, piazza D’Uva, via Umbria, corso Risorgimento, via Ponzio, via Lorusso, piazza Carducci, piazza Celestino V, via Marcelli, via d’Apollonio, rampa Purgatorio, via Marcelli, sosta in piazza Andrea d’Isernia per con la benedizione finale, e quindi il rientro nella chiesa di Santa Chiara.

Il Sabato Santo sarà il giorno del silenzio e della preghiera in attesa della Veglia Pasquale che comincerà in ogni chiesa nella notte con la benedizione del fuoco e dell’acqua e l’accensione del cero pasquale per poi culminare nella Messa di Resurrezione in cui, al momento del canto del “Gloria”, verranno suonate a distesa le campane a festa che caratterizzeranno, con il loro suono, tutta la domenica di Pasqua in ogni celebrazione.

Deborah

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