L'avvocato Iannitti con Domenico Riccio alle sue spalle (foto archivio)

La sentenza del gup: due anni e 8 mesi di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici


ISERNIA. Due anni e 8 mesi di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. È la pena inflitta dal gup del Tribunale di Isernia Vittorio Cobianchi Bellisari a Domenico Riccio, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia, finito al centro di un’indagine della Procura e accusato di tentata concussione.

Il 49enne di Venafro è stato condannato inoltre, al risarcimento delle parti civili, ovvero il commissario giudiziale Vincenzo Maddaloni e l’Agenzia delle Entrate, la cui somma sarà determinata con separato giudizio civile.

Riccio, attraverso il suoi legali – gli avvocati Giuseppe Stellato e Benedetto Iannitti – ha chiesto il rito abbreviato, che è stato celebrato oggi.

L’ex direttore venne arrestato il 6 aprile dello scorso anno, al termine delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Isernia e dalla Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della procura.

Per gli inquirenti, Riccio avrebbe sfruttato la sua posizione di direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate per ottenere 1 milione di euro dalla Dr Motor Company srl di Macchia d’Isernia (vecchia società del gruppo Dr) , in concordato preventivo. In cambio, avrebbe contribuito a ridurre l’esposizione debitoria del gruppo verso l’Agenzia delle Entrate.

A denunciare i fatti, il commissario giudiziale, un commercialista che ha riferito della presunta richiesta di tangente nell’esercizio delle proprie funzioni. Le successive indagini, anche a livello tecnico, avrebbero poi confermato il quadro indiziario. Gli elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dall’Aliquota della Guardia di Finanza hanno consentito alla procura di chiedere e ottenere dal gip la misura cautelare del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Oggi il gup di Isernia ha ritenuto fondato l’impianto accusatorio condannando l’imputato.