Per individuare in Molise il candidato unico dell’alleanza progressista. I nomi dei possibili papabili e la soluzione in caso di mancato accordo: primarie di coalizione. Intanto si aspetta l’arrivo in regione dell’ex Premier


CAMPOBASSO. L’input lo hanno dato Elly Schlein e Giuseppe Conte: in Molise va condotta la stessa operazione che in Friuli Venezia Giulia ha consentito di individuare il candidato unico di Pd e M5s Massimo Moretuzzo. Una sfida classica centrosinistra-centrodestra, senza divisioni casalinghe, per contrastare la rielezione di Massimiliano Fedriga alla guida delle Regione. In Molise dovrà avvenire la stessa cosa: un candidato condiviso.

Il mantra è solo uno, andare insieme costruendo il polo progressista. Unico modo per contrastare le forze di governo, evitando di replicare gli errori commessi in Lazio e Lombardia. Individuando il perimetro delle alleanze, che significa guardare a sinistra – anche a Campobasso la Schlein ha detto che bisogna “smettere di inseguire il centro”, cosa gradita anche all’ex Premier – che non significa escludere dalla coalizione, almeno a livello territoriale, i moderati e i movimenti civici. Senza i quali non si vince.

Su questo il segretario regionale del Pd Vittorio Facciolla, che com’è noto alle Primarie aveva sostenuto Bonaccini, ben più aperto al campo largo della Schlein, è convinto. Bisogna ampliare l’intesa. Ripercorrendo il solco, e il sogno, del vecchio Ulivo, che parte da una condivisione sul programma elettorale.

Operazione che procede di pari passo con l’individuazione del candidato. Che non sarà un esponente della cosiddetta società civile, perché servono riconoscibilità, esperienza politica e amministrativa. Doti che sembrano escludere l’indicazione del docente e pro rettore dell’Università ‘La Sapienza’ Livio De Santoli, molto vicino a Conte. Così come, qualche mese fa, avevano fatto accantonare l’ipotesi del giornalista Domenico Iannacone. A lungo nelle nomination.

Nel ‘totonomi’ in casa Cinque Stelle restano in pole position i nomi del sindaco di Campobasso Roberto Gravina e dei consiglieri regionali Andrea Greco e Patrizia Manzo, con Antonio Federico che dovrebbe restare a fare il coordinatore regionale del movimento. Mentre in casa dem la partita si gioca tra lo stesso segretario Facciolla e il capogruppo regionale del Pd Micaela Fanelli.

E in caso di mancato accordo? Primarie di coalizione, come precisato dallo stesso Facciolla, che ha però ribadito che la soluzione migliore sarebbe trovare l’accordo al tavolo delle trattative. E in tempi abbastanza celeri, visto che tra poco più di tre mesi, il 25 e il 26 giugno, si vota. E che un mese prima bisogna presentare le liste. Intanto è attesa la visita di Giuseppe Conte, che arriverà in Molise per parlare con i suoi e con i possibili alleati. Per trovare la famosa quadratura del cerchio.

Atteso anche il ritorno in regione di Elly Schlein, ora affiancata nella direzione nazionale da due dem molisane, Alessandra Salvatore e Giovanna Viola. Quasi certamente candidate per il Pd alle Regionali. Come l’ex sindaco di Campobasso Antonio Battista e i consiglieri comunali Giose Trivisonno e Bibiana Chierchia. E come altri amministratori comunali, partendo da Isernia e Termoli. All’insegna della mobilitazione del territorio.

Carmen Sepede