Economia circolare, una nuova via per il riciclo: esperti e rappresentanti del territorio a confronto

Diversi gli spunti di riflessione offerti dal tavolo di lavoro promosso da Res, l’azienda del Gruppo Valerio che si occupa del recupero etico sostenibile. IL VIDEOSERVIZIO


PETTORANELLO. Una nuova via per il riciclo: è stato questo il tema del tavolo di lavoro di oggi a Pettoranello del Molise, promosso da Res, l’azienda del Gruppo Valerio che si occupa del recupero etico sostenibile.

Da anni ormai l’Italia da anni si attesta tra i Paesi europei maggiormente virtuosi in ambito di economia circolare e riciclo tant’è che secondo il Rapporto Rifiuti Urbani 2022 di Ispra -riguardante l’anno 2021- sono 120 milioni di tonnellate i rifiuti riciclati in Italia, il 65% del totale. In particolare, il settore degli imballaggi risulta il più produttivo nella filiera, con il 73% di prodotto avviato a riciclo. Inoltre, grazie ai progetti faro per l’economia circolare previsti dal Pnrr, innovazione ricerca e sviluppo nell’ambito del trattamento e del riciclo dei rifiuti hanno subìto un’accelerazione ma,  la recente adozione da parte dell’Unione Europea del nuovo regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio prevede di puntare sul riuso degli stessi piuttosto che sul riciclo. Ciò però rischia di penalizzare fortemente industrie all’avanguardia, come quella Italiana che attualmente sottrae alle discariche l’84% dei rifiuti di imballaggio prodotti.

“L’iniziativa – ha spiegato Antonio Lucio Valerio – è nata dalla necessità di sensibilizzare su un tema importante. La recente normativa europea rappresenta un cambio epocale che però va a penalizzare tutta l’industria italiana del riciclo, che è particolarmente sviluppata nel nostro Paese. Siamo tra i Paesi che riciclano di più”.

“In ‘Italia – ha sottolineato Filippo Brandolini, presidente Utilitalia – l’industria del riciclo è già molto avanzata. Abbiamo raggiunto obiettivi importanti e siamo tra i primi Paesi dell’Unione Europea in termini di rifiuti riciclati. E ciò è legato al fatto che, negli ultimi anni, la raccolta differenziata si è sviluppata, raggiungendo livelli molto importanti. La raccolta differenziata – ha sottolineato ancora – è lo strumento principale per favorire il riciclo. Nel corso di questi anni si è sviluppata anche l’industria del riciclo, quindi sono stati realizzati quegli impianti che consentono di riciclare i rifiuti. È evidente che per raggiungere gli obiettivi europei bisogna proseguire su questa strada, ovvero continuare a sviluppare la raccolta differenziata soprattutto in quelle aree e in quelle regioni dove i risultati non sono ancora soddisfacenti. In particolare in alcune regioni del centrosud. Parallelamente bisogna sviluppare industrie, attività, impianti funzionali del riciclo. Sono inoltre necessarie azioni di supporto per i materiali riciclati”.

Non sol,. Per il presidente di Utilitalia vanno anche previste misure economiche “perché – ha detto – nel momento in cui i rifiuti riciclati diventano materie prime e seconde devono concorrere con le materie prime vergini in un mercato che, gioco-forza, è concorrenziale e soggiace alle regole dell’economia. Mentre noi che raccogliamo i rifiuti e li trattiamo dobbiamo farlo tutti i giorni, a prescindere dagli andamenti economici delle materie prime e seconde e delle materie prime vergini”.

“Ci sono una serie di normative europee che stanno indirizzando correttamente, a muo avviso, le modalità di riutilizzo della plastica – ha spiegato Giovanni Papaleo, chief operating officer del Gruppo Acea – Noi italiani siamo, credo, il secondo paese europeo per consumo di plastica. Siamo molto avanti nel riciclo della materia plastica e secondo me è necessario continuare a investire tantissimo per cercare di recuperare il più possibile della plastica che oggi viene immessa in consumo. Il Gruppo Valerio è guidato da un imprenditore che secondo me ha un’ottima vision sul futuro, ha intrapreso una corretta strada sul riutilizzo della plastica per la parte di tessuti e abbigliamento che è uno dei settori che sta andando più avanti”.

Ai lavori ha partecipato anche Emilio Borrelli, membro della VI Commissione Finanze Camera dei Deputati. “Il riuso – ha detto – è sicuramente un obiettivo importante per migliorare le performance di riduzione dei rifiuti. Ma non può essere un’azione punitiva nei confronti del nostro Paese”.