Comitato pro Cardarelli - Foto archivio
Comitato pro Cardarelli - Foto archivio

Espresso apprezzamento per per le decisioni assunte dalla struttura commissariale nel decreto che detta le linee guida per l’erogazione delle prestazioni


CAMPOBASSO. Resta alta in Molise l’attenzione sul caso Radioterapia che continua ad animare il dibattito politico e non solo. Le scelte che la struttura commissariale sta assumendo sono condivise dal Comitato Pro Cardarelli, cui aderiscono numerosi cittadini e molte figure tecniche.

Il comito esprime infatti “il proprio apprezzamento per le decisioni assunte dalla struttura commissariale nel decreto che detta le linee guida per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia da parte delle strutture contrattualizzate, nella convinzione che, quanto stabilito dal decreto, peraltro in completa aderenza con quanto previsto dai tariffari nazionali e regionali per tali prestazioni, non debba avere ricadute sulla somministrazione dei trattamenti specialistici, tasselli essenziali nel percorso terapeutico dei pazienti oncologici”.

Il riferimento specifico, come ricorda l’Ansa, è il provvedimento del commissario ad acta Donato Toma che da giorni è al centro di polemiche sollevate soprattutto dal Gemelli Molise.

“Il Comitato intende, ancora una volta – si legge in una nota – sottolineare che, in una regione in piano di rientro da un tempo infinito, la salute dei cittadini si tutela solo con una programmazione adeguata, tarata sui bisogni di salute, ed una oculata razionalizzazione, che non significa taglio indiscriminato della spesa sanitaria; diversamente da così, non saremo più in grado di assicurare neanche i servizi basilari di salute. Questo decreto, a nostro parere, risponde a tali criteri di razionalizzazione della spesa sanitaria”.

Il comitato in difesa dell’ospedale di Campobasso esprime apprezzamento per la possibile attivazione della Radioterapia anche al Cardarelli, ipotizzata nei giorni scorsi da Toma: “Riteniamo che le dichiarazioni rese dal Commissario in merito alla possibile apertura di un servizio di Radioterapia presso la struttura pubblica siano di sicuro interesse, condividendo, a tal fine, la scelta della struttura commissariale di effettuare uno studio di fattibilità e valutazione dei relativi costi e dei risultati, ricordando che presso l’ospedale Cardarelli sono state da tempo realizzate le opere edilizie necessarie all’allestimento del servizio e cioè il cosiddetto bunker. Auspichiamo, infine, che le recenti dimissioni del sub-commissario Papa non rappresentino un deterrente all’applicazione di quanto approvato”.