La casa dell’Ordine dei giornalisti regionale cambia per offrire servizi sempre migliori, nel segno del ricordo dei professionisti che hanno lasciato il segno nell’esercitare questo mestiere. GUARDA LA DIRETTA e LE FOTO


CAMPOBASSO. Oggi a Campobasso si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise. All’evento presenti, oltre ai membri del Consiglio dell’Ordine, il consigliere nazionale Vincenzo Ciccone, il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, il presidente della Regione Donato Toma, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli, il consigliere Inpgi Orazio Raffa, il sindaco di Sessano del Molise Pino Venditti, unitamente al presidente del sindacato Figec Carlo Parisi, al presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo Stefano Pallotta, il vice presidente Casagit Gianfranco Summo, rappresentanti di categoria e varie autorità civili, militari politiche e religiose. Ha officiato la cerimonia di benedizione monsignor colonnello Gabriele Teti. Saranno altresì presenti i familiari dei colleghi oggetto di dedica delle stanze dell’Ordine: Carlo Sardelli, Mino Pecorelli e Pasquale Lombardi. Forte la commozione nel ricordo di queste personalità importantissime per l’odg Molise, il cui segno tracciato ancora guida le azioni di chi esercita oggi questo mestiere. Presente anche Armando Marinelli dell’omonima fonderia di Agnone, che ha realizzato una campana commemorativa per la nuova struttura a celebrazione di questo importante traguardo per l’Ordine.

“Siamo diventati ‘maggiorenni’, in un certo senso, con l’arrivo in questa sede – ha commentato il presidente Cimino – Un acquisto oculato, reso possibile grazie ad un avanzo di amministrazione, a pareri tecnici specifici, all’Ordine nazionale che ha contribuito a questo giorno e all’impegno di tutti noi. Oggi è un momento storico e io sono orgoglioso del lavoro fatto, così come di tutti i giornalisti molisani, che anche in tempi difficili e incerti come quelli che stiamo vivendo restituiscono quella dignità tanto cara a questo mestiere e a questa terra”. 

“Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, in una seduta autunnale, ha deciso all’unanimità di dedicare una sala alla sua figura. Ci sentiamo vicini alla famiglia – ha concluso il presidente dell’Odg Molise – che da quel terribile 20 marzo continua a chiedere la verità e per un giornalista martire della nostra terra credo l’intitolazione rappresenti un atto assolutamente giusto e naturale”. 

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“Oggi è un giorno importante non solo per la nostra città, ma per tutto il territorio regionale – ha dichiarato il sindaco di Campobasso nel suo intervento – Infatti, con la nuova sede di proprietà, l’Ordine dei Giornalisti del Molise offre a Campobasso e alla regione un presidio di democrazia attraverso una casa fisica, vera. Questo, grazie alla determinazione dell’Ordine che è chiamato a garantire e difendere, insieme alle Istituzioni, la pluralità e la libertà dell’informazione locale e nazionale.

“Come ha detto il Presidente Carlo Bartoli – ha sottolineato Gravina – niente nasce per caso e questa nuova sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise non è nata per caso, bensì è il frutto del lavoro svolto sul territorio dall’Ordine del Molise, soprattutto in ambito formativo, e riconosciuto apertamente a livello nazionale, ma anche della professionalità e della passione dei tanti giornalisti molisani. Voglio ricordare, a tal proposito, la figura di Giovanni Minicozzi che ci ha lasciato qualche giorno fa e che credo abbia rappresentato al meglio, con la sua dedizione e la sua coerenza, la professione giornalistica in Molise.”

A seguito della conferenza, intorno alle 10.30 ci si è spostati in Ateneo, presso l’Aula Magna da 400 posti in via De Sanctis, dove ha avuto luogo il corso formativo al quale ha preso parte il magnifico Rettore Luca Brunese, il consulente commissione antimafia Antonio Arzillo, la giornalista Angela Camuso e il sindaco di Benevento Clemente Mastella, oltre ai relatori Daniela Lombardi, Giuseppe Pardini e Roberto Colella e al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che è intervenuto a distanza. Qui l’intervento del presidente della Regione, Donato Toma: “Le inaugurazioni sono sempre eventi che segnano una partenza o un nuovo inizio. L’apertura di una nuova sede per l’Ordine dei giornalisti è un momento che non solo rappresenta una ulteriore importante tappa nel percorso di crescita dell’Ordine da quando ha acquisito l’autonomia, ma certifica l’impegno e il buon lavoro svolto dal presidente Enzo Cimino e dalla sua squadra. Viviamo anni di grandi mutamenti per le professioni. Credo che la categoria dei giornalisti sia stata tra quelle che ha subito maggiori stravolgimenti in tempi recenti. Cambiamenti che hanno ridisegnato i confini della professione e hanno in parte avuto conseguenze nell’espletamento del lavoro quotidiano del giornalista e forse anche nel suo rapporto con la parte datoriale, l’editore. A volte si lavora in condizioni adeguate, altre meno”.

“Io sono qui con voi, oggi, perché ho profondo rispetto per quello che fate. La comunicazione è importante, meglio ancora se diretta, a mio avviso. Un buon giornalista, come diceva il grande Gaetano Scardocchia, è il testimone privilegiato di un fatto, non il suo interprete – ha proseguito Toma – Bisogna possedere equilibrio e avere la schiena dritta: vale in tutti i mestieri ma credo che per i giornalisti, visto il delicato compito svolto, sia ancora più determinante”.

“Mi fa piacere che il convegno sia incentrato sul giornalismo investigativo. Da cittadino, prima ancora che rappresentante delle istituzioni, auspico che il Molise possa far crescere tanti bravi giornalisti di inchiesta. Le questioni vanno sviscerate e fatte comprendere per bene al lettore. Si tratta di una funzione sociale irrinunciabile in una vera democrazia. Da oggi potrete contare su un nuovo solido riferimento, una nuova casa: ne sono felice. Una struttura adeguata e un Ordine ben organizzato sono essenziali per dare forza alla categoria. Vi auguro quindi – ha concluso il presidente – di proseguire nel vostro impegno quotidiano con sempre maggiore determinazione e supporto. Andate a fondo delle cose e raccontatele seguendo i canoni della deontologia. La ricerca della verità è un valore imprescindibile per una società trasparente e senza squilibri di potere, a tutti i livelli”.

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