Poco incoraggianti i dati che arrivano dal Censimento della popolazione. I comuni della regione si spopolano e vanno via anche gli stranieri. Ma preoccupa anche il dato relativo al tasso naturale, con sempre meno nascite e mortalità invece aumentata


CAMPOBASSO. Il Molise che continua a scomparire. In un anno la regione ha perso 2.144 residenti, passando dai 294.294 del 31 dicembre 2020 a 292.150 del 31 dicembre 2021.

Un dato contenuto dalla terza edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, svolto nell’autunno 2021 e pubblicato dall’Istat. Rilevazione da cui emerge che a diminuire sono anche i cittadini stranieri presenti in Molise, passati da 11.591 al 31 dicembre 2020 a 11.463 al 31 dicembre 2021 (-128).

E se ad abbandonare il Molise, per trasferirsi in altre città d’Italia o all’estero sono giovani, e a volte meno giovani, in cerca di lavoro, sui numeri complessivi incide anche la diminuzione delle nascite e l’aumento del tasso di mortalità.

Per l’Istat la regione che più di ogni altro vede peggiorare il tasso naturale è il Molise (da -7,9 per mille a – 9 per mille) seguito dalla Calabria (da -3,8 per mille a -5,1).

Nel 2021 l’eccesso di mortalità rispetto alla media 2015-2019 si manifesta su tutto il territorio, soprattutto nel Mezzogiorno (+11,% di decessi), con regioni come Puglia (+16,2%) e Molise (+10,8%) ben sopra la media nazionale (+8,6%). Elemento quest’ultimo che fa riflettere.

C.S.