L’uomo è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa


TAVENNA/SIRACUSA. Condannato in via definitiva a 29 anni di carcere è stato arrestato a Siracusa dagli agenti della Squadra Mobile il 53enne che, nel 2004, uccise la madre dandole fuoco.

L’omicidio si consumò a Tavenna. Il corpo della donna, 72nne, venne trovato bruciato nella sua abitazione del centro storico del paese.

Come ricordano i quotidiani online siciliani, secondo quanto emerso dall’autopsia del medico legale, le cause del decesso erano legate alle ustioni riportate dall’anziana, diffuse sulla parte superiore del corpo. I primi sospetti si posarono subito sul figlio, che viveva con la donna, e con diversi precedenti penali, tra cui furto e rapina.

Dalle indagini condotte dalla Procura molisana, dopo essere uscito dal carcere, l’uomo sarebbe tornato a vivere con la madre ma sarebbero sorte delle liti continue per via delle richieste i di denaro. Un epilogo di cui i carabinieri del Ris furono certi avendo trovato gli abiti della donna, o meglio quel che restavano di essi, intrisi di carburante.

In primo grado il 51enne rimediò una condanna a 24 anni di carcere ma la Corte di Appello dell’Aquila ha aumentato la pena, che, nei giorni scorsi, è diventata definitiva.

L’uomo si trovava in una Comunità terapeutica assistita nel Siracusano, per cui l’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello dell’Aquila, è stato inoltrato alla polizia di Siracusa che ha accompagnato l’uomo in carcere dove sconterà la sua pena.