L’istanza dell’opposizione: “Serve una rimodulazione e la questione va affrontata nel corso di un Consiglio monotematico”


ISERNIA. Rivoluzione nella gestione delle entrate comunali a Isernia: la minoranza non ci sta e chiede il ritiro e la rimodulazione della proposta di delibera. La questione, per l’opposizione, va affrontata nel corso di un Consiglio monotematico sull’argomento.

“In vista della seduta di Consiglio comunale del prossimo 29 novembre – si legge infatti in una nota congiunta i consiglieri di opposizione Linda Dall’Olio, Cesare Pietrangelo, Filomena Calenda, Enzo Di Luozzo, Elisabetta Lancellotta, Pietro Paolo Di Perna, Cosmo Tedeschi, Raimondo Fabrizio, Domenico Chiacchiari e Antonella Matticoli – considerando l’importanza cruciale dell’argomento, intendono informare i cittadini e chiedere all’amministrazione Castrataro il ritiro e la rimodulazione della proposta di delibera consiliare avente ad oggetto ‘Modalità di gestione delle entrate comunali. Gestione diretta dell’Imu, della Tasi e della Tari. Affidamento in concessione a terzi della gestione complessiva del Canone Unico Patrimoniale e Mercatale ex Legge 160/2019.  Affidamento diretto all’Agenzia delle Entrate della riscossione coattiva delle altre entrate dell’ ente.

Con la suddetta delibera il consiglio comunale di Isernia viene chiamato ad esprimere parere sull’intenzione dell’amministrazione Castrataro di rivoluzionare la gestione delle entrate comunali interrompendo il rapporto con Ica Creset, lasciando dal 1 gennaio 2023 5 dipendenti senza occupazione ed espondendo l’Ente ad un concreto rischio patrimoniale.

La riscossione spontanea e l’accertamento dell’Imu e della Tari tornerebbe ad essere gestita internamente, il Canone Unico Patrimoniale e il Canone Mercatale verrebbero affidati invece ad una società esterna tramite evidenza pubblica, la riscossione coattiva di tutte le altre entrate comunali verrebbe invece affidata all’Agenzia delle Entrate.

Si evidenzia che, nonostante le buone intenzioni relative alla programmazione delle nuove assunzioni, la struttura comunale non è attualmente nelle condizioni, numericamente e in termini di formazione del personale, di internalizzare un servizio di questo tipo.

L’Ica Creset dal 2018 ad oggi ha recuperato, attraverso la riscossione dei tributi, oltre 8 milioni di euro, dando un concreto slancio al servizio paralizzato da anni e consentendo alle casse comunali di recuperare ingenti introiti.

Ritenendo quindi che non vi siano ancora al momento le condizioni per garantire un altrettanto virtuoso funzionamento del servizio e riscontrando altresí la necessità di verificare in modo più approfondito ogni garanzia a tutela degli attuali dipendenti Ica Creset, la minoranza consiliare auspica e chiede il ritiro della proposta e la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’argomento in questione”.