Previste una serie di iniziative nell’ambito della campagna permanente ‘Questo non è amore’ nata per prevenire il fenomeno e contrastare i femminicidi. GUARDA IL VIDEO


ISERNIA. Anche a Isernia domani 25 novembre la Polizia celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con una serie di iniziative che vedono le donne come protagoniste, nell’ambito della campagna permanente ‘Questo non è amore’ per contrastare il fenomeno e prevenire i femminicidi.

Nei giorni scorsi la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha presentato ufficialmente l’edizione 2022 dell’opuscolo che quest’anno ha il privilegio di aprirsi con le esortazioni di Sua Santità Papa Francesco a non “ignorare il grido delle donne vittime di violenza…perché ferire una donna è oltraggiare Dio”.

Anche quest’anno la brochure diffonde consigli utili e una serie di dati che – al di là della valenza statistica – permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e le “vulnerabilità”, consentendo alle donne di comprendere come difendersi, superando la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita privata e – soprattutto – il timore di rimanere sole.

#AIUTIAMOLEDONNEADIFENDERSI è l’hashtag più volte espresso dal Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, perché l’obiettivo è mettere in sicurezza le vittime agendo nel contempo sul maltrattante con strumenti che hanno dato prova di concreta efficacia. Molto è stato fatto, in questi anni, per arginare il fenomeno della violenza contro le donne, e ciò grazie agli strumenti normativi di cui la Polizia di Stato è in possesso e grazie all’elevata specializzazione, più che trentennale, maturata in questa materia.

Sono state perfezionate le procedure sia del “pronto intervento” che quelle investigative ma, soprattutto, si è agito sul piano della “prevenzione”, ove si gioca la partita principale contro il femminicidio, in primis con lo strumento dell’Ammonimento del Questore, che i dati testimoniano essere estremamente efficace perché evita il reiterarsi dei comportamenti violenti, bloccando il c.d. “ciclo della violenza” e scongiurando conseguenze estreme.

I dati parlano chiaro: l’azione di prevenzione e quella di intervento immediato hanno prodotto risultati importanti, anche se ancora molto c’è da fare.

Nell’anno in corso gli ammonimenti irrogati sono aumentati sensibilmente: quelli per violenza domestica addirittura del 50%; il soggetto ammonito, nel 70% circa dei casi, era un partner o un ex-partner.

In Italia, dal 2020 ad oggi, sono stati oltre 7.500 gli uomini violenti a cui è stato notificato l’ammonimento per violenza domestica o atti persecutori.

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