Si celebra anche il 25esimo anniversario dalla realizzazione della chiesa di San Giuseppe Lavoratore. GUARDA LE FOTO


ISERNIA. In occasione del 25° anniversario della realizzazione della Chiesa nel quartiere isernino di San Lazzaro e del 40° dell’istituzione della Parrocchia San Giuseppe Lavoratore, la comunità religiosa ha celebrato l’anno giubilare parrocchiale. Numerose saranno le iniziative e gli eventi spirituali, pastorali e di evangelizzazione. Ieri l’inizio delle celebrazioni, quando il parroco, don Domenico Veccia, con sua eccellenza Monsignor Camillo Cibotti, Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro che ha presieduto la cerimonia eucaristica, ha dato lettura del Decreto della Penitenzieria Apostolica con cui è indetto l’Anno Giubilare Parrocchiale. Nel corso della cerimonia è stato possibile ricevere l’indulgenza plenaria per sé stessi e per i defunti.

Un traguardo importante per l’intera comunità religiosa che in questi quarant’anni si è raccolta attorno alla parrocchia, sin dal lontano 1983 punto di riferimento per un quartiere, allora molto giovane, oggi diventato il più popoloso della città d’Isernia. Una comunità formatasi grazie alla lungimiranza di due uomini a cui, parecchi anni fa, è bastato un fugace sguardo per comprendere che proprio lì, in una zona poco urbanizzata, sarebbe nata una nuova Casa del Signore. A bordo di quella Lancia di colore nero, ferma a bordo strada lungo via Marini, c’erano Monsignor Achille Palmerini e il suo fedele segretario, don Mario Lago. Quel giorno avevano gettato le basi affinché il sogno diventasse realtà. Nel giro di pochi mesi veniva realizzato un edificio in mezzo alla campagna, una casa canonica con annesso garage che sarebbe stato, poi, adibito a Chiesa. Infatti, con decreto vescovile S.E. Palmerini, in data 2 luglio 1983, istituiva la parrocchia San Giuseppe Lavoratore, nominando parroco lo stesso don Mario. L’’intraprendenza di quest’ultimo permetteva, nel giro di pochi mesi, di attivare ogni procedura necessaria per la realizzazione di un edificio santo adatto ad un quartiere in costante crescita e di un centro sociale per accogliere i tanti giovani che iniziavano a popolare il circondato. L’iter per la costruzione del grande complesso si rivelerà non privo di ostacoli: i lavori avranno inizio nel 1987 e solo dieci anni più tardi il quartiere San Lazzaro avrà la sua nuova chiesa. Era il 15 novembre 1997 quando i fedeli poterono finalmente ammirare la magnificenza del nuovo edificio sacro.

La chiesa si estende su una superficie coperta di 1.600 mq, capace di ospitare 1.000 posti a sedere e altri mille in piedi; il matroneo, inoltre, può accogliere altre 600 fedeli. L’interno dell’edificio, realizzato in cemento lavorato, è contraddistinto da un “cielo stellato” incastonato in tre cupole, la più alta delle quali si erge a 21 metri da terra, avvolgendo il presbiterio. L’ambone, il battistero e l’altare son ben visibili da ogni punto d’osservazione. Il cuore pulsante della chiesa è la cappella che custodisce il SS. Sacramento. Le vetrate, rappresentanti scene bibliche, sono state realizzate dall’artista Gino Pannunzio mediante la tecnica “grisaglia”, mentre le stazioni della Via Crucis sono pregevoli sculture ad alto rilievo ad opera del prof. Gabriele Cianfrani. Una menzione particolare meritano anche le statue, Madonna, San Giuseppe e Crocifisso, pregevoli lavorazioni dello scultore in legno d’arte sacra Arturo Runggaldier.

Sono passati 25 anni e ancora oggi è possibile ammirare la Chiesa in tutto il suo splendore. Non solo architettonico, perché il vero tesoro di quelle mura sono quei fedeli che quotidianamente partecipano alle attività religiose e comunitarie organizzate. Una grande famiglia cristiana che domenica prossima si riunirà ancora una volta per ricevere questo prezioso dono: un anno giubilare interamente dedicato alla parrocchia San Giuseppe Lavoratore. Al termine della cerimonia eucaristica il parroco, Don Domenico Veccia, ha comunicato che il 4 dicembre, ore 11.30, la parrocchia avrà l’onore di ospitare una grande figura religiosa, Sua Eminenza Luis Antonio Gokim Cardinale Tagle, Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei Popoli, dove ha chiesto di partecipare numerosi al grande appuntamento, dove Sua Eccellenza darà alla comunità e non solo, di inaugurare l’esposizione ai fedeli, il presepe della parrocchia, rinomato per essere il più esteso della città con il sui 30 mq.

LA GALLERY A CURA DI CARMINE DI PLACIDO