Giornata di mobilitazione nazionale a Roma promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind: appuntamento il 29 ottobre


CAMPOBASSO-ROMA. Si terrà a Roma, il 29 ottobre, una giornata di mobilitazione nazionale promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind, di tutte le lavoratrici e lavoratori che operano in sanità, nel pubblico, nel privato e nel terzo settore, per rivendicare interventi urgenti per garantire maggiori risorse per il fondo sanitario nazionale, lotta alle esternalizzazioni, superamento dei limiti di tetti di spesa per il personale, assunzioni e stabilizzazioni, adeguate risorse contrattuali, spazi per la contrattazione decentrata e la valorizzazione del personale, misure per l’integrazione fra pubblico e privato e fra sanitario e sociale.

“Anche il Molise sarà presente con una corposa delegazione di addetti e pensionati – afferma la Segretaria della UIL Molise Tecla Boccardo – per rivendicare in piazza quei diritti sempre più negati alla categoria che è diventata, in poche settimane, da quella degli eroi a quella dei dimenticati!”

“Caso vuole – prosegue la sindacalista – che nello stesso giorno cada la giornata mondiale contro l’ictus cerebrale, che nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita, sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione, sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili. E molto dipende dalla gestione degli interventi in emergenza e nella gestione delle patologie tempo dipendenti come questa. In Molise, purtroppo, si va in senso contrario a quanto la scienza raccomanda indebolendo quella rete e quell’assistenza che scongiurerebbe invalidità o purtroppo in alcuni casi decessi. Speriamo che questo POS non veda la luce, così come concepito, perché anche su questo tema fa acqua. Intanto – conclude Boccardo – domenica diamo la giusta visibilità alle nostre operatrici e ai nostri operatori della sanità che meritano tutt’altro trattamento di questo che gli si sta riservando.”