L’istanza del Ministero del Lavoro, ma molti enti hanno già effettuato migliaia di bonifici


ROMA. Arriva dal Ministero del Lavoro lo stop ai pagamenti dei bonus da 200 e 150 euro ai professionisti. Come riporta Tgcom 24, in una lettera firmata dal direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative  Angelo Marano  e indirizzata alle Casse private, “raccomanda di non procedere alla liquidazione” dei bonus da 200 e 150 euro anti-inflazione previsti da. Dl Aiuti. Tuttavia, ricevute le domande dal 26 settembre, vari enti hanno già effettuato migliaia di bonifici.

La lettera, inviata a 17 enti previdenziali privati e privatizzati delle diverse categorie professionali, chiede di fatto di sospendere la liquidazione per effettuare un attento monitoraggio della spesa.

“La gestione delle risorse stanziate con il decreto Aiuti che ha introdotto il bonus da 200 euro  indirizzato ai professionisti con redditi al di sotto dei 35mila euro nell’ultimo anno d’imposta (cui ne è seguito un altro, che ha stabilito l’indennità da 150 euro aggiuntiva, in caso di redditi inferiori ai 20.000 euro nel 2021) – si legge nella missiva – è affidata alla  direzione generale degli Ammortizzatori sociali di questo ministero, le comunicazioni relative al monitoraggio settimanale, ai fini del rimborso delle somme a valere sul Fondo per l’indennità ‘una tantum’ per i lavoratori autonomi e i professionisti, devono essere indirizzate alla stessa Direzione. Le comunicazioni finora pervenute a questa direzione saranno inoltrate alla competente direzione generale degli Ammortizzatori sociali, alla quale dovranno altresì essere indirizzate le successive analoghe richieste da parte degli Enti interessati”. 

E, dunque, alla fine della lettera si precisa che “nelle more della prossima comunicazione alle Casse, da parte della direzione degli Ammortizzatori sociali, delle istruzioni e dei relativi budget, si raccomanda di non procedere alla liquidazione delle indennità”,  anche con riferimento al bonus da 150 euro, fissato da un decreto “peraltro non ancora convertito in legge”.