Il finissage è fissato per il 14 ottobre nella sala mostre dell’auditorium


ISERNIA. Chiude la nona edizione del Premio Auditorium Città d’Isernia. Tanti gli eventi, per la precisione sei più i due relativi alle cerimonie di apertura e la prossima di chiusura.

Presentazione di libri, lectio magistralis, Dj set e concept drink, reading di poesie, concerti di musica jazz e di musica lirica negli oltre 40 giorni di kermesse artistica.

Il Paci si conferma l’evento artistico a valenza multiculturale più importante della città.

Venerdì 14 ottobre presso la Sala Mostre dell’Auditorium si chiuderà l’edizione di quest’anno contestualmente alla presentazione del catalogo edito da Edizioni sm! ISBN 9788894717501. Il catalogo oltre alla pubblicazione delle opere degli artisti e dei testi critici a cura del direttore artistico e di Cativa, D’Antonino e Valente contiene anche l’intervista che l’organizzazione ha voluto rivolgere agli artisti partecipanti chiedendo loro di interrogarsi sul rapporto centro/periferia. Quindi non solo un catalogo di immagini, ma anche contributi ‘scientifici’ di ricerca. Cosa di non trascurabile importanza poiché, com’è noto, di questi eventi è fondamentale lasciare traccia storica provando a delineare di quella storia seppure locale e riferita di più alle vicende dell’arte una posizione particolare.

“Le eterotopie sono spazi di rottura – scrive nel testo di presentazione il direttore artistico Pallotta – spazi di crisi; ciò significa che esistono nella società spazi deputati alla discussione critica delle proprie certezze. Uno di questi luoghi deputati è certamente l’arte.

Foucault dice che le eterotopie sviluppano con lo spazio circostante una tensione che si dispiega fra due poli estremi. Da ciò deriva anche che le eterotopie, in realtà, non coincidono né con la definizione di centro né, con la definizione di periferia. Ma sono proprio spazio dell’Altrove anche rispetto all’altrove appena trovato, in continuo divenire, in progressione, uno spazio della generazione”.

Da quasi dieci anni il progetto del Paci, che ricordiamo essere un Premio per la città, il cui scopo è quello di avvicinare il pubblico della “periferia”, dei centri minori, all’incontro alla discussione, alla scoperta di qualcosa che davvero non ti aspetti.

Impreziosirà il finissage la selezione dei liquori Passarè direttamente dalle antiche ricette dei monaci del territorio Molisano e dall’esperienza di artigiani distillatori. Liquori, amari e distillati pregiati, dal colore intenso, dal gusto delicato e dal profumo inebriante.

Gli artisti del Paci 2022: Pino Boresta, Alfredo Celli, Mauro Cuppone, Anna Iskra Donati, Roberto Franchitti, Ignazio Fresu, Vittorio Iavazzo, Michelino Iorizzo, Fabrizio Mariani, Calido, Antonio Pallotta, Adriano Segarelli, Tina Sgró, Massimo Sirelli, Francesco Strabone

Hanno preso parte al Paci 2022: Piero Castrataro (sindaco di Isernia), Luca De Martino (assessore alla Cultura di Isernia, Francesco Dituri (presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Isernia) Giorgio de Finis (direttore del Museo delle Periferie di Roma), Roberto Lacarbonara (professore presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce), Gennaro Petrecca (Galleria Spazio Arte Petrecca), Massimo Palmieri (Officine Fotoamatori Isernia), Rita Di Pilla (scrittrice), Maria Pia De Martino (critico letterario e poeta), Greta Rodan (scrittrice e poeta), Silvano Moffa (giornalista), Salvatore Azzolini (poeta), Peppe Carruolo (Dj,) Franco Del Riccio (Pausa Caffè bar), Massimo Iaciancio ( Passarè), Emilio Coulitte e Marilina – (contrabasso e voce solista), Federica D’Antonino e Francesco Cipullo (soprano e pianista) e Pino Manocchio (fotografo).

L’edizione dell’anno prossimo porta il numero 10. Sarà dedicata ai temi dell’architettura disegnata come lo è stato per l’anno 2019 dal quale si è deciso di alternare arte e architettura per rendere ancora trasversale il dialogo tra le arti e con il territorio.