A 30 anni dall’attentato in cui morirono il magistrato, la moglie e gli agenti della scorta. L’iniziativa a Campobasso, in piazza Prefettura, il 10 ottobre


CAMPOBASSO. ‘Capaci di crescere’, questo il titolo dell’evento che si svolgerà il 10 ottobre a Campobasso, in piazza Prefettura, a 30 anni dal 23 maggio del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. All’iniziativa parteciperà la scuola ‘Petrone’ di Campobasso.

“Da allora parole come mafia e legalità non sono più un tabù – le parole del dirigente scolastico Giuseppe Natilli – sono entrate a far parte del nostro linguaggio quotidiano, ma se oggi tutti ricordano ancora la figura del grande Magistrato e la sua lezione è in gran parte merito della scuola e delle nuove generazioni. Lo pensava lo stesso Falcone che, rivolgendosi ai giovani, amava dire: «Le nostre idee continueranno a camminare sulle vostre gambe». Per molti di noi questa pagina buia della storia italiana è anche un pezzo della propria vita, un evento che ci ha segnato e cambiato, ma per i giovani non è così. Per loro è un evento del passato, che non hanno vissuto. Tuttavia, se forniamo ai ragazzi occasioni in cui possano toccare con mano la “storia”, ne faranno tesoro e ne manterranno vivo il ricordo”.

Un’occasione irripetibile è orgogliosamente toccata agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria ‘Igino Petrone”’, invitati dall’Ufficio Scolastico Regionale per rappresentare le scuole molisane nella giornata del 10 ottobre 2022. In piazza Prefettura è prevista una manifestazione pubblica che si prefigge lo scopo di mantenere viva la memoria della strage di Capaci in tutta Italia. I bambini avranno l’eccezionale opportunità di visionare la Teca che contiene i resti della macchina di scorta di Falcone, la prima a essere travolta dall’esplosione di 500 chili di tritolo che uccise tutti. I suoi resti sono diventati il simbolo della lotta alla mafia e, nello stesso tempo, della memoria e della legalità.

Nella stessa giornata, tutti gli alunni della scuola Primaria e Secondaria dell’Istituto dedicheranno un momento di riflessione sugli stessi temi.

“I ragazzi imparano così che questo Mostro, o meglio la cultura, non è una cosa astratta – ha concluso Natilli – Non solo, trent’anni dopo si può dire che la lezione di Falcone sia integra, intatta, proprio grazie ai giovani ai quali, idealmente, è passato il testimone per la sua memoria”.