Cardiologia del San Timoteo verso la riapertura h24, Toma: “Se siamo bravi attiva prima di fine anno”

Il commissario poi spiega: “Il PoS 22/24 è praticamente terminato, presto pubblicheremo la bozza. Agnone resterà ospedale di area disagiata, nessun taglio, solo riorganizzazioni”. GUARDA IL VIDEO


TERMOLI. Oggi al San Timoteo il Commissario alla sanità molisana Donato Toma ha visitato assieme al dg Asrem Oreste Florenzano il reparto di Cardiologia, che – come da lui stesso annunciato – va verso la riapertura h24 con Emodinamica attiva. Anche se, ai microfoni dei giornalisti, ammette: “Roma sull’Emodinamica in generale in Molise ha espresso un parere critico. Noi – aggiunge però – abbiamo chiesto di mantenere tutte le postazioni e finora non abbiamo avuto resistenza. Per cui potenziamo Termoli, c’è un nuovo responsabile del reparto (il dottor Bruno Castaldi, NdR) molto motivato, e la formazione del personale assegnato a Cardiologia in particolare al servizio di Emodinamica di Termoli è in corso. Noi abbiamo un obiettivo – conferma Toma – vogliamo riportare Termoli all’h24 entro fine anno, ma se siamo bravi credo che ci riusciremo anche prima”.

Toma ha visitato le diverse aree del reparto e incontrato i quattro nuovi cardiologi che sono andati a rafforzare l’unità. Sei mesi fa l’arrivo del primo, tre giorni fa è stata la volta di altri tre medici specializzati. “Ho conosciuto oggi dei giovani professionisti che provengono da esperienze impegnative e in prima linea. Sono innesti importanti e di grande prospettiva per il San Timoteo”, ha spiegato il Commissario Toma.

Per quanto riguarda invece il Piano operativo sanitario per il biennio 2022/24, Toma spiega che il documento “è praticamente terminato, lo stiamo rileggendo. Sono circa 140 pagine, dev’essere sistemato anche sotto il profilo dell’organizzazione dei capitoli. Conto di avere la prima bozza entro una decina di giorni e di inviarlo in preventiva valutazione al Mef e alla Sanità, per poi renderla pubblica in maniera tale che gli stakeholders possano dire la propria sulla stesura del piano operativo. Sono state accolte molte delle istanze del territorio – aggiunge – tutte quelle che la normativa attuale ci consentiva di accogliere”.

Nessun pericolo tagli, assicura il commissario. “Il San Timoteo è un ospedale a cui teniamo moltissimo, come tutti quelli che funzionano in questo momento in Molise: Isernia, Termoli, l’hub di Campobasso e ultimo ma non per importanza quello di Agnone che è di area disagiata. Resteranno tutti nel Pos, ve lo anticipo, non ci saranno assolutamente tagli”. Però, spiega anche, una riorganizzazione complessiva “va fatta perché si migliori il servizio sanitario che diamo agli utenti molisani”. Per quanto riguarda invece gli accordi di confine, per Toma “non devono svilire i nostri presidi ospedalieri: devono anzi consentire di ampliare i servizi sanitari che possono offrire alla nostra utenza. L’accordo di confine – conclude – è sempre un ‘do ut des’: cioè un ampliamento di servizi ma anche un’offerta degli stessi a popolazioni limitrofe. Sto pensando all’Abruzzo, alla Campania, al Lazio e anche alla Puglia”.