Danneggiato l'antico lavatoio (foto facebook Giustino Guarini)

Il sindaco di Venafro Ricci: “Denunceremo l’accaduto all’autorità giudiziaria”. L’ex primo cittadino Sorbo: “L’emergenza è fermare i delinquenti”


VENAFRO. Ancora vandali in azione a Venafro. E la notte scorsa nel mirino è finito l’antico lavatoio, uno dei simboli della città. Purtroppo non è la prima volta che si registrano episodi del genere e sale il malcontento da parte dei cittadini. Dura la presa di posizione del sindaco Alfredo Ricci: “I limiti ci sono – afferma – E non vanno oltrepassati. Quando si superano, passiamo dal piano delle ragazzate a quello dei reati. Ecco, ora questi limiti sono stati superati. E i reati vanno perseguiti. Verificheremo con l’ausilio della videosorveglianza se ci sono elementi utili a individuare i responsabili. E in ogni caso denunceremo formalmente i fatti all’Autorità Giudiziaria. Perché il rispetto per i beni pubblici è un valore da proteggere ad ogni costo, tanto più quando si colpiscono beni che caratterizzano l’identità e la storia della nostra comunità . Diamoci tutti una regolata però. La convivenza civile va tutelata con il senso civico e l’educazione . Quando siamo costretti a passare alle denunce non è un buon segnale”.

Sull’accaduto si registra anche l’intervento dell’ex sindaco ed esponente di ‘Città Nuova’ Antonio Sorbo, che in un lungo post su Facebook ha evidenziato la necessità di fare qualcosa, perché tali atti non sono più tollerabili.

“Ormai da tempo – scrive – il venerdì notte e il sabato notte la città è alla mercé di bande di ragazzi ubriachi o ‘fatti’ che di settimana in settimana alzano l’asticella forti dell’impunità di cui fino ad oggi hanno goduto. Altri episodi di danneggiamento si sono verificati con una certa frequenza negli ultimi mesi, in villa, nel centro storico e in altri posti. Per non parlare delle risse e delle aggressioni. Ormai sta diventando una questione di ordine pubblico. Queste persone non sono più autori di ‘ragazzate’, commettono veri e propri reati. Io spero che l’amministrazione comunale innanzitutto denunci questi danneggiamenti alla Procura e che poi ponga la questione ufficialmente e istituzionalmente al prefetto e ai vertici delle forze dell’ordine. Perché alla fine sono ragazzi, non sono Diabolik, e se c’è la volontà di individuarli e punirli non è difficile, non serve Sherlock Holmes. E non è difficile nemmeno individuare chi vende loro alcolici e superalcolici in violazione delle severe leggi in vigore. E poi, una volta individuati i ragazzi, vanno individuati anche i genitori e se non sono capaci di badare ai loro figli minorenni che si attivino i servizi sociali. Sembrerò esagerato, ma se non si interviene adesso, domani potrebbe essere troppo tardi. Poi naturalmente bisogna andare nelle scuole, parlare con questi ragazzi, comprenderli. è quello che volevamo fare quando, sotto la mia amministrazione, abbiamo attivato progetti e istituito il Centro di aggregazione giovanile. Ma adesso – evidenzia infine Sorbo – l’emergenza è fermare i delinquenti”.

Foto facebook Giustino Guarini