Il Monitoraggio della Fondazione che teme una nuova ondata di contagi con la nuova stagione. In Molise situazione stabile rispetto alla settimana precedente. Bene sul fronte vaccinale, specie per la fascia 5-11 anni


ROMA/CAMPOBASSO. Nella settimana 31 agosto-6 settembre, rispetto alla precedente, si rileva in Italia una diminuzione dei nuovi casi di Covid (123.782 vs 149.701) e dei decessi (447 vs 574). In calo anche i casi attualmente positivi (571.344 vs 660.241), le persone in isolamento domiciliare (566.700 vs 654.588), i ricoveri con sintomi (4.459 vs 5.427) e le terapie intensive (185 vs 226).

Questi i principali dati emersi dal monitoraggio settimanale indipendente del Gimbe.

“Il numero dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – si attesta intorno a quota 124 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 17 mila casi al giorno. Da metà agosto, la curva è sostanzialmente in una fase di plateau con lieve andamento discendente negli ultimi giorni”.

In tutte le Regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -8,8% della Provincia Autonoma di Trento al -34,2% della Calabria). Rispetto alla settimana precedente, in 104 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1% di Cremona al -38,3% di Crotone), mentre solo tre Province segnano un incremento: Forlì-Cesena (+7,4%), Ravenna (+7,2%) e Belluno (+2,4%). L’incidenza rimane sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province: dai 90 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 409 di Crotone.

“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo del Gimbe – prosegue il calo dei ricoveri sia in area medica (-17,8%) che in terapia intensiva (-18,1%)”.

Dal 26 luglio in sei settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 185 in area critica e da 11.124 a 4.459 in area medica. Al 6 settembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7% in area medica (dal 3 della Valle D’Aosta al 19% dell’Umbria) e del 2% in area critica (dallo 0% di Umbria e Valle D’Aosta al 5,1% del Molise). “Stabili gli ingressi in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 17 ingressi/die rispetto ai 18 della settimana precedente”.

Più precisamente in Molise i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono 1.498, con valore stabile rispetto alla precedente rilevazione; i nuovi casi segnano -20,7 per cento; i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid sono al 4 per cento, mentre i ricoveri in area critica – come detto – al 5,1 per cento.

Per quanto concerne le somministrazioni vaccinali, al 7 settembre l’88,2% della platea (50.831.712) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+2.714 rispetto alla settimana precedente) e l’86,7% (49.968.353) ha completato il ciclo vaccinale (+2.704 rispetto alla settimana precedente).

In Molise successo per la campagna vaccinale, in particolare nella fascia 5-11 anni. Con una percentuale di copertura (ciclo completo) pari a 47,1, la regione si attesta al secondo posto in Italia dopo la Puglia al 49,3 per cento.

Nonostante la situazione ‘tranquilla’, il Gimbe lancia l’allarme per il prossimo futuro: “In contrasto con le raccomandazioni degli organismi internazionali di sanità pubblica – commenta Cartabellotta – l’Esecutivo in carica non ha ad oggi predisposto alcun piano di preparazione per il prossimo autunno-inverno. Il rischio è di trovarsi, per l’ennesima volta, in piena stagione autunnale ad inseguire il virus compromettendo la salute delle persone più fragili e generando ritardi nell’assistenza sanitaria ordinaria”.