Unite dallo stesso destino, ma ora le cose cambiano: il Comune abruzzese ha raccolto adesioni a iosa e ora tenta la carta serie D con un nuovo club. Invece a Palazzo San Giorgio non riescono a capire in che direzione andare. Domani in Commissione consiliare potrebbe esserci l’attesa decisione: Gesuè o una nuova cordata non si sa quanto affidabile che continua a muoversi nell’ombra? Ma soprattutto: si farà ancora in tempo per provare a rientrare in ‘quarta serie’?


di Maurizio Cavaliere

Sono giorni difficili per il calcio campobassano. Incassato il no definitivo a rientrare tra i professionisti, la prima squadra di calcio cittadino è al momento senza futuro. Al danno fatto si aggiunge la beffa di vedere Teramo, la città che ha patito le stesse nostre pene nell’inferno Lega Pro-Figc, essersi già attivata per la richiesta di accreditamento della nuova società alla serie D.

Il Comune di Teramo si è infatti attivato con prontezza, anzi sta lavorando da circa un mese senza sosta per dare un futuro dignitoso al calcio locale. L’amministrazione è riuscita a mettere insieme la bellezza di circa quaranta imprenditori ‘di sicura affidabilità’ per il nuovo soggetto calcistico che ha un nuovo nome: Ssd Città di Teramo. Il Comune ha inoltre più volte sottolineato che ‘spetterà alla Figc ogni possibile valutazione sull’opportunità di infilare il Teramo i sovrannumero in ‘quarta serie’.

A Campobasso invece il bando del Comune è andato deserto e l’amministrazione continua a temporeggiare: da una parte c’è la richiesta formulata del club di Gesuè di farsi accreditare e rendere possibile la realizzazione di un ‘piano B per la serie D’, spetterebbe poi alla Federazione la decisione, se bocciare inesorabilmente ancora le ambizioni di ritorno in carreggiata del Campobasso, oppure scordarsi la guerra delle ultime settimane e ridare un campionato extraregionale al Campobasso. Dall’altra c’è o ci sarebbe una cordata che continua a muoversi nell’ombra, che ha contattato l’amministrazione ma senza troppa convinzione, indirettamente e con scarsa attendibilità.

Pare che domani, dopo la Commissione consiliare dedicata alla questione, l’amministrazione comunale deciderà finalmente la strada da intraprendere. Una manciata di giorni o ogni ipotetico discorso andrà in fumo, bruciato dai ritardi su ritardi che l’operazione sta producendo. Gesué aspetta una mossa del sindaco Gravina che però non arriva. Mentre i fantomatici imprenditori pronti a salvare il salvabile restano appunto fantomatici. C’è una via d’uscita per non perdere almeno la serie D dopo la mazzata imposta dal Consiglio di Stato? A che pro attendere oltre? Si vuole ripartire dall’Eccellenza con una base locale più o meno danarosa? Allora forse sarebbe il caso di dirlo con chiarezza. Quello che conta è rimettersi in marcia e garantire una credibilità che ora purtroppo non si percepisce da nessuna parte. Buon lavoro a chi si impegnerà in un’impresa che appare titanica.