di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. “Voglio portare Roma in Molise, oltre che il Molise a Roma. Sono molisana e rappresento questo territorio, è inaccettabile che si consideri il Molise un bancomat elettorale, o la periferia maltrattata di Roma, dove si arriva per prendere un seggio, definito anche blindato”.
Un tema, quello della ‘molisanità’, che torna spesso nelle parole pronunciate nella da ‘Spazio sfuso’ nella prima conferenza stampa di Rossella Gianfagna, candidata all’Uninominale del Senato con il centrosinistra. Campobassana, rettore del Convitto ‘Mario Pagano’ di Campobasso, ma ha già annunciato che dal 26 agosto al 26 settembre sarà in aspettativa, “è una separazione dovuta, pur non essendoci incompatibilità, ma è giusto così e la scuola è pronta”.
Suo principale competitor il presidente della Lazio Claudio Lotito, candidato del centrodestra per Palazzo Madama. “Non lo conosco perché la mia squadra è la Juventus – ironizza – e non è un problema mio perché lo ha scelto il centrodestra. Mi auguro che i molisani non lo scelgano”.
Quindi il riferimento agli altri candidati del centrosinistra per il Parlamento. “La squadra che è con me, composta anche da Giuseppe Cecere, Alessandra Salvatore, Caterina Cerroni e Vittorino Facciolla, è tutta di molisani”, puntualizza, prima ringraziare il Pd e tutto il centrosinistra per aver voluto puntare su una esponente della società civile.
“Nelle ultime campagne elettorali il mio nome veniva spesso fuori nel totocandidati – racconta – questa volta mi è arrivata una telefonata in cui mi si chiedeva se bisognava fare l’ennesima smentita. E ho detto che stavolta non c’era la smentita. Questa volta ho deciso di accettare la sfida, che è difficile. Ma dopo un impegno da sportiva, in cui le gare si affrontano per vincerle, e dopo 30 anni nella scuola, era arrivato il tempo di farlo, di metterci la faccia, perché era il momento giusto e per l’amore che ho per questa terra. Questa candidatura è per un onore e un onere, se sarò eletta sarò qui da senatrice, sempre presente e con la porta aperta per tutti i cittadini”.
Quindi il primo assaggio di quelli che saranno i temi della campagna elettorale di Rossella Gianfagna. A partire dall’impegno per mettere i giovani del Molise, con cui da preside prima e da rettore poi si è sempre confrontata, in condizione di poter decidere se lasciare o meno la regione, “perché deve essere una scelta e non una costrizione”. Questione che si lega al tema dello spopolamento, grande battaglia dei prossimi anni, e alla volontà di portare Roma in Molise, come ripete.
La chiusa è un richiamo alla famosa frase di Giorgia Meloni, aspirante premier del centrodestra. “Sono Rossella, sono cabarbia, sono una donna, sono una mamma, sono molisana”.
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