Battaglia Campobasso-Lega Pro, Il vice presidente del Consiglio regionale: “Ora una sentenza di rigetto comporterebbe danni incalcolabili dal punto di vista sportivo ma anche sotto l’aspetto economico-sociale e occupazionale”.


Anche la politica regionale entra nella vicenda che sta tenendo col fiato sospeso i tifosi molisani di calcio, non solo quelli campobassani. Il vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Cefaratti ha diramato una nota in cui contesta pure lui l’operato del Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: “Non mi permetto di fare valutazioni sulla società non conoscendo le sue dinamiche interne, i suoi bilanci, la sua reale situazione patrimoniale – scrive – mi permetto però di affermare che, dopo anni di anonimato e campetti di periferia ha provato ed è riuscita a riportare il Campobasso nel calcio che conta. Siamo oggi all’epilogo di una lunghissima querelle che ci contrappone a un tal signor Ghirelli, Presidente della Lega Pro, che si erge a paladino del rispetto di regole ferree che il Campobasso calcio, all’atto dell’iscrizione, si è permesso di infrangere; quelle stesse regole che hanno letteralmente falsato il campionato; o quelle stesse regole che hanno avallato l’iscrizione di società ormai sull’orlo del baratro.

“Per questo grigio burocrate contano soltanto le date in cui devono essere effettuati determinati versamenti, tutto il resto è insignificante; tutto l’indotto, tutto quello che ‘gira’ intorno ad una società non ha importanza.

“E proprio perché a quanto detto si sono aggiunte le conseguenze drammatiche causate dalla pandemia che ha ulteriormente penalizzato (anche) le società sportive, dalle più grandi alle più piccole, visti i mancati incassi percepiti, sarebbe necessario fare valutazioni di più ampio respiro. Sono condizioni oggettive di cui non si può non tener conto. E sono le stesse evidenziate, in modo chiaro ed inequivocabile, dal dottor Barra Caracciolo nella sua relazione che ha accompagnato la decisione di accogliere il ricorso del Campobasso al Consiglio di Stato. Una relazione durissima nei confronti del Presidente Ghirelli ma soprattutto nei confronti del suo ‘modus operandi’ sordo e cieco, insensibile e colpevolmente ottuso nel non considerare tali elementi oggettivi. Una sentenza di rigetto comporterebbe danni incalcolabili: dal punto di vista sportivo ovviamente, ma anche dal punto di vista economico-sociale ed occupazionale. Sono tante le attività che hanno beneficiato, nel corso della passata stagione, della partecipazione al campionato di serie C, sono tante le persone che (dai dipendenti ai collaboratori, dalla stampa alle tv locali) sono state impegnate dal punto vista lavorativo. Sono tantissime le persone che, in occasione delle partite casalinghe, hanno potuto visitare la nostra città e la nostra regione: lo sport e il calcio a questi livelli in particolare, rappresentano un vero e proprio polo di attrazione, un vero e proprio asset di quello che può essere definito ‘incoming’. 

“Tutto questo non può essere ignorato, tutto questo non può essere cancellato per una rata pagata in ritardo. L’unica cosa che è rimasta intatta, identica, rispetto alla vecchia epopea calcistica dei tempi della serie B – ha concluso – è l’amore smisurato per la casacca rossoblù. Speriamo lo resti ancora a lungo”.