Sindaci, consiglieri e cittadini dicono no agli ‘scippi’ da parte esponenti di fuori regione e si dicono pronti a percorrere altre vie


CAMPOBASSO/ISERNIA. L’ufficialità ancora non c’è. Ma le indiscrezioni che stanno arrivando nelle ultime ore da Roma danno praticamente per certa nel centrodestra la candidatura in Molise di esponenti di fuori regione, in cerca di un seggio ‘sicuro’ alle elezioni politiche di fine settembre.

In pole, come noto, ci sono per il maggioritario di Camera e Senato, rispettivamente Lorenzo Cesa (Udc) e Claudio Lotito per Forza Italia.

Scelte che però stanno suscitando contrarietà e malumori da più parti non tanto per i nomi, ma perché si tratta di decisioni calate dall’alto, senza tenere conto della base, di cosa pensa chi rappresenta, di fatto, il territorio.

Una sorta di scippo quindi e ad insorgere è l’area moderata, a cui appartengono sindaci e consiglieri comunali, provinciali e regionali per nulla d’accordo su quanto si va definendo.

Scelte che a conti fatti potrebbero ritorcersi contro il centrodestra locale. Non è detto che tali decisioni vengano accettate senza ‘se’ e senza ‘ma’. C’è infatti chi si è detto pronto a percorrere altre vie.

E non ci sono solo le elezioni politiche di fine settembre. Il prossimo anno il Molise tornerà al voto per le Regionali e quanto sta accadendo potrebbe incidere sugli equilibri attuali. Una sorta di effetto domino con conseguenze imprevedibili.