I dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. A livello nazionale 16 regioni restano però sopra la soglia di allerta


ROMA. Dopo il picco della scorsa settimana, l’epidemia rallenta in Italia e, dunque, in Molise. Torna, infatti, a scendere a livello nazionale, l’incidenza dei contagi Covid che tocca i 977 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 1.158 della precedente rilevazione. In calo anche l’indice Rt a 1,23 rispetto all’1,34 dell’ultima rilevazione.

Ciò che invece non conosce tregua, al momento, è il tasso di ricoveri: quello relativo all’occupazione in terapia intensiva è al 4,1% contro il 3,9 della scorsa settimana, quello delle aree mediche è balzato al 17,1% contro il 15,8.

Questi i dati che emergono dal monitoraggio curato dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato da Quotidiano Sanità.

Tre Regioni/PA sono classificate a rischio basso. Quattordici Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 (cinque di queste ad alta probabilità di progressione), mentre 3 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS. Dodici Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Quattro Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

In tal contesto, il Molise – nel periodo di riferimento 15-21 luglio – presenta un’incidenza pari a 882,8: circa 173 punti in meno della scorsa rilevazione.  I pazienti Covid in Area medica sono al 10,8% e quelli in Intensiva al 2,6%.

La percentuale dei casi rilevati in Italia attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11%). In lieve aumento la percentuale dei casi emersi attraverso la comparsa dei sintomi (40,5% vs 39%), e in lieve diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% vs 50%).