Esaminati i costi sostenuti nel 2020. La classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’


CAMPOBASSO. Spese per l’informatica: ‘promossa’ la Regione Molise. Insieme ad Abruzzo ed Emilia Romagna è risultata tra le più virtuose per quel che concerne i costi sostenuti per materiale, hardware, sviluppo software.

Sono le uniche tre ad aggiudicarsi il rating complessivo AAA nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia.

In particolare, analizzando singolarmente le tre voci che compongono questo capitolo di spesa, emerge che nel 2020 l’Abruzzo ha speso 9.447,91 euro per materiale informatico, 67.319,60 per hardware e 30.998,25 per sviluppo software.  Il Molise ha speso 212,77 per la prima voce, 4.997,50 per la seconda e 30.500,00 per la terza. L’Emilia-Romagna, rispettivamente, 21.564,38, 14.317,92 e 5.777.209,62 euro.

Non solo. Il Molise (con Liguria e  Trentino Alto Adige) risulta tra le Regioni italiane che, in valori assoluti, hanno la minore spesa sostenuta per almeno una delle tre voci che compongono il capitolo informatica (materiale, hardware, sviluppo software). Nello specifico, la Liguria mostra l’importo più basso nel 2020 per la sola voce materiale informatico (89,97 euro), il Trentino Alto Adige nella spesa per hardware (2.201,99) e il Molise in quella per sviluppo software (30.500,00 euro).

Nella classifica relativa alla voce materiale informatico, dopo la Liguria, al secondo posto per la spesa più bassa c’è il Molise con 212,77; a seguire, con importi compresi fra 1.000 e 10.000 euro, figurano Lombardia (1.157,42), Basilicata (5.005,66), Umbria (5.324,07), Lazio (7.930,00), Abruzzo (9.447,91); quindi, fra i 10.000 e i 50.000 euro, Sardegna (12.841,81), Emilia-Romagna (21.564,38), Trentino Alto Adige (23.171,45), Friuli Venezia Giulia (34.942,26), Veneto (39.878,90), Marche (42.300,69). Se si considera la voce hardware, dopo il Trentino Alto Adige, si trovano, con valori fino a 100.000 euro, Molise (4.997,50), Basilicata (8.307,14), Emilia-Romagna (14.317,92), Veneto (16.470,00), Abruzzo (67.319,60), Umbria (81.625,88), Sardegna (86.485,64), Puglia (98.534,31); poi, con importi oltre i 100.000 e fino a 500.000, Lombardia (109.672,56), Piemonte (120.481,27), Valle d’Aosta (147.319,82), Liguria (489.794,76).