di Maurizio Cavaliere
“Stavolta ce la faremo. A inizio stagione invernale gli sciatori potranno utilizzare anche San Nicola, seggiovia del Caprio e Capodacqua”. Lo dice con una certa soddisfazione l’amministratore delegato di Funivie Molise, Fausto Parente che circa un anno fa prese il posto di Nicola Ianiro al vertice della società che si occupa della stazione sciistica di Campitello Matese per conto della Regione Molise.
Dopo tre anni di stop (quest’anno sono stati in funzione sono la Lavarelle-Piana e il nastro trasportatore per gli impianti bassi) a Campitello dovrebbe riprendere l’attività sciistica anche per quanto riguarda le piste più innevate e spettacolari.
IL 9 maggio sono ripresi i lavori alla San Nicola, altro impianto basso off limits quest’anno. Gli interventi di sostituzione dei pezzi da revisionare ripartiranno tra domani e dopodomani e a breve l’impianto sarà ok, pronto per il collaudo. 180mila euro il costo della manutenzione.
I timori erano in realtà per la seggiovia a 4 posti, unica presente a Campitello. La ‘del Caprio’ è fondamentale per dare uno sfogo agli sciatori più esperti e per rendere fruibile la Capodaqua, impianto posto a sud est rispetto alla parte di montagna sciabile.
I lavori, piuttosto importanti e costosi, per circa un milione e 600 mila euro, sono partiti a fine maggio e proseguono senza sosta affinché possano terminare in tempo per l’apertura della nuova stagione che sarà come sempre l’8 dicembre, neve permettendo.
Nel caso ella seggiovia a 4 posti la manutenzione è straordinaria. C’è il cavo in acciaio da cambiare: operazione complessa e lunga. Il cavo è stato ordinato ad aprile e dovrebbe essere risistemato lungo i piloni tra fine settembre e inizio ottobre. A proposito di piloni, il famigerato ‘numero 17’ è stato finalmente oggetto dei primi lavori di sostituzione e rinforzo.
Non era più a norma, per cui i lavori dovranno essere fatti nella maniera più consona e adeguata così da rendere sicurissima la seggiovia. Nelle settimane scorse un elicottero è entrato in funzione per sostituire i pezzi di ferro da cambiare, poi verrà rinforzato il pilastro. Ciascun pezzo è stato riportato nei pressi della partenza della seggiovia per essere revisionato e poi, una volta terminati i lavori, rimontato. E’ stato dunque estratto il palo su cui poggerà la nuova fune.
“Pe metà ottobre dovremo terminare tutto” dice ancora l’avvocato Parente. Dopo di che saranno necessari i collaudi dell’Ansfisa ovvero la nuova Agenzia del Ministero dei Trasporti che si occupa anche della sicurezza. L’Ansfisa ha sostituito dal 1 gennaio 2022 i vecchi Uffici speciali traporti a impianti fissi (Ustif). “Siamo in contatto continuo con i tecnici che informiamo volta per volta dell’andamento dei lavori” ha concluso Parente. Anche questo potrebbe accorciare i tempi. Ma, visto il recente passato di Campitello Matese, è sempre meglio incrociare le dita. In ogni caso la strada intrapresa è quella giusta. Meglio tardi che mai.
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