Dopo tre anni di inattività è di nuovo attivo questo luogo simbolo di Roccamandolfi. Lo gestisce Lucio: “Offriamo le bontà del Matese e con i laboratori aiutiamo i turisti a produrle”.


di Maurizio Cavaliere

Quando riapre un’attività di qualsiasi tipo è sempre una buona notizia di questi tempi. Quando questo succede a 1300 metri di quota, in un’area immersa tra prati e boschi di faggio, allora fa ancora più piacere.

E’ il caso del Rifugio dei Briganti che ha riaperto i suoi spazi inerni e outdoor dopo tre lunghi anni di inattività. A gestirlo, con la mamma e il padre, c’è oggi Lucio Gianfrancesco: tre cittadini di Roccamandolfi che hanno rimesso in piedi un luogo simbolo del territorio, che si trova in località Guado la Melfa, sulla strada che porta a Campitello di Rocca, poco prima della valle.

“Abbiamo aperto da 15 giorni – racconta Lucio – E siamo contenti di aver ospitato già tanta gente, molti campani e pugliesi ma anche diversi campobassani. Ora stiamo ospitando 5 scout Agesci di Roma”.

Lucio ha già programmato alcune giornate tutte particolari e in serbo ci sono serate a tema che renderanno l’esperienza degli avventori ancora più intensa.

Domenica scorsa ha messo su un laboratorio di trasformazione di latte di pecora in primo sale.

“E’ venuto un pastore della zona e abbiamo cagliato il latte, trasformandolo in ricotta di pecora – spiega – Noi offriamo ai nostri clienti prodotti tipici del Matese, ovviamente puntando su salumi e formaggi. Qui si mangiano le cose di casa. E poi ospitiamo gruppi e associazioni come la Diversabili onlus di Lucera che ci è venuta a trovare giovedì scorso”.

Per ora il Rifugio dei Briganti è aperto venerdì sabato e domenica. Il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi è felice di poter contare su un nuovo piccolo presidio del territorio, scrigno enogastronomico e turistico da affiancare alle peculiarità di un’area che piace: dal fantastico castello diroccato al ponte tibetano, dal Museo dei briganti al’area naturalistica di pregio che accoglie i turisti. Per la zipline, la prima in Molise, ci vorrà invece ancora un po’ di tempo. I lavori sono finiti ma le autorizzazioni non sono ancora a posto. Per quest’estate, purtroppo, non se ne parla.