La Fimmg Molise esprime preoccupazione in merito a quanto sta avvenendo nel servizio di assistenza territoriale


CAMPOBASSO. Un tavolo di confronto urgente con la Regione, la struttura commissariale e l’Asrem per discutere della disattivazione delle Usca, che saranno sostituite dalle Uca.

A chiederlo è la Fimmg Molise che, a seguito dei recenti avvenimenti, esprime profonda preoccupazione riguardo quanto sta avvenendo nel servizio di assistenza territoriale regionale.

“Dopo più di due anni di pandemia – scrive in una nota Carmine Cecola, medico di medicina generale, delegato Fimmg Molise per progetto Unità di Continuità Assistenziale Uca – è necessario che l’amministrazione politica e quella aziendale si siedano al tavolo con medici di Medicina Generale per definire una proposta di lungo periodo riguardo la riorganizzazione del servizio svolto in fase pandemica dalle Usca, secondo una visione davvero progettuale e non orientata alla precarietà.

I medici di Medicina Generale non hanno mai interrotto la loro attività di studio ed hanno dovuto rivedere più volte il modo di lavorare in nome della sicurezza propria e dei pazienti, ma ondata dopo ondata e variante dopo variante si percepisce sempre più forte la necessità di una riorganizzazione generale che tenga conto della particolarità di questa regione, con una delle popolazioni più fragili ed anziane d’Italia distribuita su un territorio vasto ed impervio.

È necessario un ripensamento del modello organizzativo regionale che potenzi i servizi al cittadino e garantisca omogeneità e condivisione dei percorsi delle persone affette da Sars-Cov2: un modello che sia efficiente, efficace e sostenibile anche qualora, come sembra ormai probabile, il Covid19 risulti una sfida endemica e quindi non debellabile definitivamente. La recente approvazione del DM77, con tutti i dubbi ed i limiti dovuti al fatto che per molti versi ricalca quel DM70 che alla nostra regione ha apportato benefici quantomeno discutibili, introduce in luogo delle Usca il servizio delle Unità di Continuità Assistenziale (Uca) che come suggerisce il nome dovrà essere integrato nel settore omonimo della Medicina Generale, almeno per il tempo che occorrerà alla firma del nuovo Accordo Decentrato Regionale”.

Da qui la richiesta di un immediato confronto.