CAMPOBASSO. Mosse, anzi sommosse politiche. Qualcuno prova a tirare una o più linee per definire il nuovo assetto nazionale non solo in Parlamento, dopo l’uscita dai 5 Stelle del ministro degli Esteri Di Maio.
Il Corriere della Sera condivide numeri e sensazioni piuttosto nette. Sessantadue sono i parlamentari pronti a seguire Di Maio nel suo neonato movimento. E anche due eurodeputate (Chiara Gemma e Daniela Rondinelli) hanno lasciato in tarda mattinata la delegazione di Strasburgo del partito fondato da Grillo.
Di Maio ha quindi solo aperto la breccia dove si è infilato portandosi dietro i suoi fedelissimi e simpatizzanti e facendo parlare quelli che dai 5 Stelle se n’erano già andati, in Italia, compresi i due parlamentari molisani Ortis e Testamento che sembrano voler dire: “Ve l‘avevamo detto…”. Non pervenuto, come sempre l’altro dissidente, il primo della partita molisana, Luigi Di Marzio, che orbita serenamente nel Gruppo misto da ben due anni e mezzo.
Seguendo ‘fuitine’ e transfughi la nuova composizione del Parlamento si avvicinerebbe a questa: Lega, primo partito, con 193 tra Deputati e Senatori, mentre i 5 Stelle crollano perdendo la leadership: ora dovrebbero diventare 165. Attenzione poi a Forza Italia e Pd che, rispettivamente, a 134 e 132, ai avvicinano ai pentastellati.
Mentre Di Maio e Conte se le suonano a livello nazionale, c’è tanta curiosità per capire come si muoveranno i grillini regionali che hanno già incassato la notizia della nomina a coordinatore molisano del deputato Antonio Federico ovvero quello che più di tutti ha deciso di andare fino in fondo con la griffe dei 5 Stelle, costi quel che costi.
‘Insieme per il futuro’ è il nuovo movimento fondato da Di Maio. Cosa farà il suo fedelissimo Andrea Greco: spaccherà il ‘grillismo’ anche alle nostre latitudini, fondando un gruppo autonomo per auto tirarsi la volata fino alle prossime elezioni? No, per adesso questa ipotesi è da scongiurare, nonostanti i reciproci rapporti di stima e di amicizia tra i due, ribaditi anche in una recente cena a Isernia.
Resterà nei ranghi Patrizia Manzo, che pure lei ambisce a occupare una poltrona importante. Così dovrebbe essere anche per Primiani, Nola, De Chirico e Fontana che potranno decidere cosa fare e, soprattutto gli ultimi tre, se proseguire nella loro avventura politica, cosa che è certa per quanto riguarda gli altri.
Siamo però solo agli inizi della prossima campagna elettorale e, dopo questo stravolgimento più o meno annunciato, qualcosa succederà anche da noi. Non ora, forse, ma quando le scelte dovranno essere fatte per forza. Intanto il sindaco di Campobasso Roberto Gravina e il deputato Federico domenica scorsa erano sul balcone municipale a seguire i Misteri. Il primo ha le phisique du role, il secondo ha il controllo della situazione, non come quando Di Maio era dentro, ma quasi.
Il consigliere Fabio De Chirico, da noi interpellato, è stato piuttosto chiaro, come sempre: “C’era da aspettarselo, ma non con queste proporzioni – ci ha detto – Alle Politiche tutto si formalizzerà in un partito centrista filo-Draghi, cosa che non mi appartiene assolutamente. Se ci saranno consiglieri regionali in Italia che vorranno partecipare a quel progetto saranno liberi di farlo, ma dovranno ovviamente comunicarlo agli elettori trovando credibili giustificazioni. Io non ne trovo”. E conclude parlando per se stesso anche se al plurale: “Proseguiamo il mandato per cui siamo stati eletti”. Questo è quanto, in attesa di ascoltare il parere del coordinatore Antonio Federico che, a Roma, ha certamente maggiore contezza della situazione”.
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