La sentenza del tribunale di Campobasso. Per il giudice l’uomo si era sottratto ai suoi sostanziali obblighi di genitore mostrandosi più attento a rispettare il provvedimento formale che a essere presente nella vita dei suoi bambini


CAMPOBASSO. Non aiutava i figli a fare i compiti, non li mandava in gita e ignorava gli incontri con i loro insegnanti. Un atteggiamento costato caro a un molisano, condannato dal Tribunale di Campobasso.

Nello specifico l’imputato – un uomo divorziato – era accusato di non aver mai corrisposto all’ex moglie la metà delle spese straordinarie relative alle attività sociali e sportive dei figli, di essersi disinteressato completamente delle loro esigenze scolastiche.

Nello specifico – si diceva – l’uomo non aveva aiutato i ragazzi a fare i compiti, aveva sempre negato l’autorizzazione alle gite scolastiche, non si era recato agli incontri scuola-famiglia per parlare con gli insegnanti e così conoscere il rendimento dei figli.

In sostanza, il padre si era sottratto ai suoi sostanziali obblighi di genitore mostrandosi più attento a rispettare il provvedimento formale che lo obbligava al mantenimento e alla frequenza dei figli piuttosto che essere presente nella vita di questi ultimi e interessarsi alle loro esigenze.

Nel verdetto di condanna il tribunale ricorda che ciascun genitore debba farsi carico non solo dei mezzi di sopravvivenza vitale, ma anche degli “strumenti che consentono un sia pur contenuto soddisfacimento di altre complementari esigenze” tra le quali rientrano per l’appunto quelle scolastiche, sportive e sociali.

I caso è stato riporto dal sito specializzato www.leggepertutti.it.