Categories: POLITICA & ATTUALITA'

La Repubblica festeggia 76 anni, cerimonia a Campobasso: la scelta di libertà e la difesa della Costituzione

La manifestazione al Monumento ai Caduti, in presenza e con la partecipazione dei cittadini, dopo lo stop a causa dell’emergenza Covid


CAMPOBASSO. L’Italia festeggia i 76 anni della Repubblica. Una data fondamentale per la storia del Paese, il 2 giugno del 46, ricordata nella celebrazione che si è svolta oggi a Campobasso al Monumento ai Caduti, in presenza e con la partecipazione dei cittadini, dopo lo stop a causa dell’emergenza Covid.

Alla manifestazione, come annunciato dalla Prefettura di Campobasso, hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma, alcuni studenti delle scuole del territorio, dei Medaglieri e dei Labari e dei Gonfaloni della Regione Molise. Dopo la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti la lettura della preghiera per la Patria, i messaggi del Presidente della Repubblica e ilsaluto delle autorità del Molise, il governatore Donato Toma, il presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti, il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.

“Oggi celebriamo la Festa della Repubblica, la festa per antonomasia degli italiani, la più identitaria fra le ricorrenze, il giorno in cui ribadiamo la nostra convinta e ferma adesione alla Repubblica, alla Costituzione e agli alti principi in essa contenuti – le parole del presidente Toma. La scelta repubblicana e la Costituzione sono i due pilastri su quali poggiano le fondamenta del Paese, che hanno assicurato in questi settantasei anni la realizzazione di inestimabili valori: libertà, convivenza civile, rispetto della dignità umana, parità di fronte alla legge, libertà di opinione, di stampa, di associazione, di religione, diritto all’istruzione, alla salute, alla giustizia, tutela del lavoro e dei lavoratori, solidarietà sociale. A noi il compito di difenderli. Ai giovani quello di ereditarli e trasmetterli alle future generazioni”.

“La Repubblica ha reso l’Italia, nel corso di questi 76 anni, un paese in grado di garantire ai suoi cittadini libertà e opportunità e la scelta operata, con cognizione di causa, dal popolo italiano il 2 giugno del 1946, a ben vedere, si basava proprio sulla voglia e sull’intenzione degli italiani di fare fronte comune, dopo gli anni bui della dittatura, contro ogni tentativo di divisione sociale, per incamminarsi, già da allora, lungo una strada nuova, da disegnare con responsabilità personale e collettiva giorno per giorno – ha evidenziato il sindaco Gravina. La nostra Repubblica, per volere dei nostri Padri costituenti, ha reso protagonisti gli italiani della progressiva costruzione di un paese che, anche attraversando momenti complicati e difficoltà innegabili, ha coltivato tenacemente la prospettiva di una società aperta, rendendo la nostra nazione capace di assimilare le differenze fino a farle diventare forza tangibile da tenere sempre in primo piano, a garanzia e tutela dei diritti di ciascun cittadino, opponendosi con il diritto e la legge a ogni tentativo di prevaricazione e violenza”.

Sin dalla sua nascita, il sistema istituzionale della nostra Repubblica, in simbiosi con la società civile, è stato chiamato ad affrontare situazioni critiche ed anche veri e propri attacchi allo Stato, ma la tenuta dell’impianto sociale e costituzionale ha permesso di accettare ogni sollecitazione con coraggio e fiducia nei principi democratici dell’agire comune. La Festa della Repubblica, ogni anno – ha aggiunto il sindaco di Campobasso – ci invita a rimettere al centro di ogni agenda di lavoro, di ogni rapporto umano e di ogni futuro progetto di sviluppo, proprio quegli stessi intramontabili principi democratici”.

Anche oggi che le risorse che l’Europa mette a disposizione, dopo la pandemia, permettono di progettare investimenti importanti, dobbiamo proporci di rinnovare e innovare ma senza dimenticare che sviluppo, progresso e modernità non possono non tener conto dei diritti, delle garanzie democratiche e delle tutele individuali e collettive in ogni settore della vita quotidiana, ad iniziare dal lavoro, antidoto contro ogni forma di spopolamento, che sia di emigrazione o di denatalità. È la nostra Repubblica a chiedere, ad ognuno di noi, di rinnovare questa consapevolezza – ha concluso Gravina – quest’idea di coesione sociale, non solo nazionale, per sostenere la quale la nostra Repubblica è nata e che l’Italia continuerà con convinzione a realizzare.”

Carmen

Recent Posts

Termoli soffoca sotto il caldo: autobus senza aria condizionata e disagi per autisti e cittadini

La denuncia della Faisa Cisal che invoca la revoca del contratto alla ditta che gestisce…

3 ore ago

Trasporti, il 18 luglio sciopero nazionale: anche il Molise si ferma

Ecco le modalità dello stop CAMPOBASSO. Il 18 luglio 2024, anche il Molise si unirà…

4 ore ago

Premi ai dirigenti della Regione Molise: autorizzati i pagamenti

La somma ammonta a un milione di euro. Il via libera dopo l'approvazione del consuntivo…

4 ore ago

Isernia, avvistamenti e segnalazioni ma non è lui: il mistero della scomparsa di Simone

Riscontri sono stati effettuati anche a seguito del ritrovamento di un cadavere in mare a…

4 ore ago

Calciomercato, Christian Scorza firma col Campobasso

Centrocampista centrale cresciuto nelle giovanili dell’Ascoli, rafforzerà la rosa rossoblù CAMPOBASSO. Christian Scorza, classe 2000,…

5 ore ago

Rinnovabili, Primiani: “La Regione si attivi per individuare aree idonee”

"Non c’è davvero altro tempo da perdere se vogliamo guidare il processo di transizione ecologica",…

5 ore ago