La sede del Comune
VENAFRO. La deliberazione n. 106 depositata il 29 aprile 2022 dalla competente Corte dei Conti certifica lo stato comatoso dei conti del Comune di Venafro. Lo afferma il consigliere comunale del Pd Stefano Buono, che spiega come la magistratura contabile, in particolare, asserisca che l’Amministrazione non solo non è mai riuscita a rispettare le prescrizioni del Piano di riequilibrio del debito 2014-2023, ma ha addirittura messo in campo comportamenti che hanno peggiorato la situazione.
“Uno scenario che ho rimarcato in quasi ogni Consiglio comunale degli ultimi anni – dichiara Buono – ricevendo però le repliche ironiche e beffarde di chi avrebbe dovuto invece trattare con serietà un tema delicato e prestare ascolto alle considerazioni altrui. Fortunatamente, risulta tutto agli atti. Anche nell’ultimo Consiglio Comunale, svoltosi il 28 aprile scorso, contestualmente alla votazione sull’addizionale Irpef, risulta allegata al corpo della deliberazione una mia dichiarazione circostanziata sul mancato rispetto dell’amministrazione del citato piano di riequilibrio. In quella sede ho ricordato anche la dichiarazione di voto inerente all’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2020/2022, agli atti anch’essa, che evidenziava in modo analitico le lacune di questa maggioranza circa il non rispetto integrale del Piano”.
“L’assenza di capacità di accertamento – continua Buono – che avrebbe dovuto contribuire a erodere l’evasione, consentendo a tutti di pagare meno tasse, abbassando le addizionali comunali su Imue Tari; la non regolamentazione dei servizi a domanda individuale; il ritardo mastodontico sul bando della nettezza urbana e quello ancora in essere sulla pubblica illuminazione: tutti elementi che avrebbero consentito all’ente anche di assumere nuovo personale e di gestire in pareggio i servizi. Il piano diceva questo, noi abbiamo sempre posto in evidenza, ed è tutto documentato, le criticità citate e i pericoli conseguenti e quest’amministrazione non ha mai mosso un dito, non si è mai neanche degnata di rispondere nelle competenti sedi istituzionali. Oggi arriva l’ora della verità. Le criticità sono state rilevate sulle principali poste di bilancio, dai fondi crediti di dubbia esigibilità ai contenziosi, dai residui attivi alla gestione delle entrate e delle spese. Una doccia fredda, quella della citata deliberazione della sezione regionale della Corte dei conti. Una pessima notizia per la città di Venafro che mette un’ipoteca enorme sul futuro: l’eventualità, affatto remota, che si possa aprire la strada del dissesto finanziario con tutte le conseguenze del caso”.
Una pessima notizia purtroppo, “che però – conclude amaramente il presidente di Partecipazione democratica – certifica in modo chiaro la totale approssimazione e incompetenza di chi guida da molti anni Palazzo Cimorelli”.
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