di Maurizio Cavaliere
“Rispondo alla guerra con l’amore, quello di un abbraccio, quello che c’è nelle nostre belle famiglie del Sud”. Giorgio Prigioniero è tornato. La pandemia ha in parte frenato la sua attività artistica, ma la verve compositiva era ancora lì, nascosta tra la cenere.
Il cantautore-artigiano e imbianchino di Petrella Tifernina ha pubblicato il suo nuovo brano con video. S’intitola ‘Stupendo’ ed è la sua reazione spontanea ai tempi cupi del Covid e, adesso, della guerra in Ucraina: “La Russia ci mostra i denti, cioè l’artiglieria – ci ha raccontato nella video intervista che vi proponiamo – e io rispondo con l’amore e con le origini, i nonni, l’affetto che c’è. Se le vibrazioni delle mia musica possono spiegare queste sensazioni e far felice qualcuno sono contento, anzi diventa tutto ‘Stupendo’.
Abbiamo incontrato Giorgio da Bootleg unico autentico negozio di dischi rimasto a Campobasso e probabilmente in tutto il Molise, luogo di culto per gli amanti della musica e dei ritmi lenti della vita. Giorgio ha appena staccato dal lavoro. Maglia con qualche traccia di vernice e cappellino con visiera, ma portato come un basco. Forse è un combattente, questo ragazzone di Petrella: davanti a una buona birra made in Molise ci racconta dei suoi sogni (un grande festival musicale molisano da organizzare nella nuova struttura d’amore e accoglienza di Castellino del Biferno, gestita dall’associazione Gioia Piena di don Donato Colacicco) ma anche dei tanti (anni di) no che ha ricevuto: “Questi ‘no’ mi aiutano ad andare avanti, a scrivere canzoni, a creare. Lo dico a tutti: i no ci fanno crescere e anche quando viviamo dei momenti bui dobbiamo andare avanti ed esplorare quel puntino di oscurità che abbiamo dentro. In quella fase vengono fuori dei lavori spettacolari perché è proprio nel momento del buio che… il sole splende lo stesso – chiude con risata e citazione del titolo di uno dei suoi brani più noti – Vado avanti con le emozioni e gli applausi che la gente mi dà ascoltando le mie canzoni – prosegue – Sono contentissimo così, se ci sarà qualcosa di più grande ben venga, sennò – conclude alzando il boccale – beh, sennò stiamo qua, scendo dalla scala e chiacchieriamo”.
Tra un mese Giorgio Prigioniero realizzerà un nuovo singolo. Una sorpresa, forse il brano più rock del suo repertorio e anche qualcosa che legherà alcuni piccoli luoghi dell’hinterland di Campobasso. Così, mentre alcuni paesi molisani sono in contrasto per prevalere nello stanziamento dei fondi del Piano Nazionale di Riserva e Resilienza, da Bootleg, anzi da Petrella Tifernina, arriva il controcanto del cantautore-idraulico: “In questa terra dobbiamo unirci per crederci. Abbiamo tanto in Molise, manca però quella scintilla capace di alimentare i nostri desideri, il nostro talento”
Ne riparleremo davanti ad un’altra birra, stavolta gli concederemo l tempo di una doccia anche se gli incontri improvvisi, come quello di ieri, sono sempre i migliori.
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