La soddisfazione dei circa 50 turisti ospiti della sezione regionale dell’Istituto Italiano dei Castelli. Giovanni da Ragusa: “Fantastico il sito archeologico di Pietrabbondante e quelle stradine ideali per fare un giro con vista panoramica. Tornerò qui in moto”. Francesca, calabrese: “Dalle fortezze imponenti alle chiese, tanto da vedere. Vini e cibo di qualità”.


di Maurizio Cavaliere

Il bicchiere è pieno. Dentro non c’è solo del buon vino, come ci dice Francesca, signora calabrese che fa parte di un gruppo di circa 50 turisti arrivati in regione su invito della sezione molisana dell’Istituto Italiano dei Castelli. “Abbiamo fatto conoscenza con un territorio assai ben tenuto e pieno di sorprese, compresi cibo e vini di qualità”.

Arrivati mercoledì, subito piacevolmente immersi nel patrimonio architettonico e storico venafrano, i ‘turisti dei castelli’ hanno attraversato il Molise da un lato all’altro, dall’alto di Pietrabbondante al mare di Termoli, ai dolci pendii di Larino, a Riccia, Gambatesa, e poi Monteroduni, Altilia e tanto altro.

Oggi hanno chiuso in bellezza e in… storia con la visita al Museo Sannitico di Campobasso. Qui abbiamo raccolto la testimonianza di due di questi viaggiatori armati di ombrelli, per l’occasione. e di curiosità. “Il tempo non troppo favorevole non ci ha fermati – ha proseguito Francesca – Siamo riusciti a seguire il programma fino all’ultimo sito da visitare ed è stata una piacevole scoperta. Le strutture fortificate sono notevoli per posizione e imponenza. Molto interessanti anche le chiese dei piccoli paesi e di Venafro.

“Chiudiamo l’esperienza molisana con grande entusiasmo. Personalmente, ho visto un territorio ben tenuto e ricco di storia. C’è pulizia e anche il lavoro degli agricoltori è percepibile. Così come quello dei ristoratori, almeno di quelli che abbiamo avuto il piacere di conoscere. Cibo e vini di ottima qualità, selezione impeccabile da parte della sezione molisana”.

Francesca illustra il suo soggiorno molisano con poche semplici parole che tuttavia vanno dritte dritte al bersaglio e avvalorano la tesi di una regione che, se promossa con passione e competenze (in questo caso quelle dell’Istituto Italiano dei Castelli) può autoalimentare il proprio circuito turistico. E’ il turismo delle associazioni e dei pacchetti ben organizzati. Quel turismo che anche Giovanni, altro visitatore del gruppone arrivato da tutta Italia – elogia da una prospettiva ancora differente: quella del motociclista: “Era la mia prima volta in Molise della cui esistenza dubitano ancora in tanti. Il primo aspetto che mi ha colpito è il verde che ancora non subisce l’ingerenza dell’uomo. Sono di Ragusa e da noi siamo a rischio desertificazione, quindi se vedo un territorio rigoglioso e ben tenuto per me è tanto. Tra le immagini che resteranno fisse nella mia mente ci sono le belle aree archeologiche di Sepino e quella, stupenda, di Pietrabbondante”. La guida esperta, completa e motivata dell’architetto Franco Valente ha fatto il resto: “Storia e storie straordinarie davvero” ha proseguito Giovanni. Ma c’è di più: “Sono certo che tornerò qui a breve – dice – Infatti tra qualche mese faremo con altri amici un viaggio in moto. Andremo sulla costiera amalfitana e, a questo punto, vista questa esperienza positiva, credo che per un po’ di giorni, devieremo per il Molise. le sue bellezze, la sua accoglienza.

Giovanni, motociclista siciliano con la passione dei castelli. è l’ennesimo sponsor che emerge spontaneamente tra le pieghe del territorio molisano, territorio che non è più bello di altri ma che è ancora vero e semisconosciuto e, per questo, merita parole di apprezzamento e forti incoraggiamenti.  

Il gruppo di turisti nel sito storico di Pietrabbondante, in alto sullo scalone rinascimentale del castello Pignatelli, Monteroduni