Romina De Cesare, 36enne cerrese, assassinata a Frosinone nella casa che condivideva ancora con l’ex fidanzato. L’uomo avrebbe confessato: è accusato di omicidio volontario


di Pasquale Bartolomeo

FROSINONE-CERRO AL VOLTURNO. Avrebbe confessato durante la notte, ammettendo di avere ucciso l’ex compagna con sette coltellate, all’addome e al ventre. Svolta nell’omicidio di Romina De Cesare, la giovane commessa 36enne di Cerro al Volturno, trovata morta ieri nella sua casa di Frosinone, in via del Plebiscito.

L’autore del delitto, Pietro Ialongo, anch’egli di Cerro al Volturno, era stato fermato dai carabinieri sulla spiaggia di Sabaudia, dove si aggirava seminudo in stato confusionale. Il 38enne, perito informatico, è stato ora arrestato con  l’accusa si omicidio volontario, contestatagli dai magistrati delle Procure di Latina e Frosinone, De Lazzaro e Trotta.

Come riferisce ‘Frosinone Today’, l’uomo viveva ancora in casa con l’ex fidanzata, da separato già da qualche tempo. Le indagini coordinate congiuntamente dalla Squadra Mobile della questura di Frosinone e dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina, hanno consentito di ricostruire i momenti antecedenti all’omicidio.

Ialongo e De Cesare vivevano da separati in casa ed entrambi erano in cerca di una nuova abitazione. La giovane aveva allacciato una relazione da qualche mese con una guardia giurata di Alatri e questa cosa, nonostante la fine della storia d’amore, era inaccettabile per Ialongo che al culmine di un violento litigio ha aggredito la donna, uccidendola a coltellate. Poi è fuggito in stato di shock: ha guidato fino a Sabaudia dove i carabinieri lo hanno trovato mentre seminudo girovagava sulla spiaggia di Torre Paola.