Il portavoce del Comitato, Antonio Ditri: non ci faremo strumentalizzare, vogliamo risposte concrete da chi è all’opposizione in regione ma al Governo a Roma


ISERNIA. No a strumentalizzazioni politiche del Comitato Allevatori e Agricoltori del Territorio. Lo dice chiaro il portavoce, Antonio Ditri, dopo aver incassato la solidarietà del portavoce del Movimento 5 Stelle, Vittorio Nola, in merito alla protesta che andrà in scena il prossimo 3 maggio dinanzi al Consiglio regionale.

“La grande attenzione che si è riversata sul mondo agricolo ci conferma che l’operato del comitato va nella giusta direzione – scrive Ditri in una nota – Il comitato nasce per esigenze reali, per uno stato di disagio notevole, per la necessità di far sopravvivere le nostre aziende. Per raggiungere il nostro obiettivo ci siamo posti la regola di dialogare con tutti, a patto che nessuno pensi di poter  cavalcare l’attuale sofferenza del settore. Mi rivolgo  al portavoce del M5S, che oggi ha voluto manifestarci la propria solidarietà: a loro che sono maggioranza in Parlamento e di Governo, in merito alla proposta di un decreto d’urgenza che deroghi alla legge 157/92 per l’abbattimento immediato dei cinghiali, che secondo noi è l’unica soluzione concreta, cosa ne pensano e cosa stanno facendo?”.

In merito invece alla questione Parco del Matese, che secondo l’ultima perimetrazione proposta toglierà terreni coltivabili e territori alle aziende agricole, il 90% dei quali di proprietà privata, “rispetto al problema da noi sottolineato del sovrannumero di cinghiali, che certamente sarà aggravato dal parco, cosa proponete – chiede Ditri – Pur volendo condividere il parco, ovviamente ridisegnato, come strumento di sviluppo del territorio, qual è l’esigenza di portare il confine a ridosso della statale o addirittura inglobarla, con tutto ciò che ne consegue per la sicurezza?”.

In conclusione, dal Comitato ribadiscono con forza il no “a chi vuole semplicemente cavalcare la nostra protesta e, al contempo, la disponibilità a dialogare con chiunque di proposte concrete”.

Antonio Ditri