L’iniziativa promossa da Partecipazione Democratica e MeteoinMolise


VENAFRO. Presentata ufficialmente, nella giornata di ieri, presso la Palazzina Liberty di Venafro, l’iniziativa ‘MonitoriAmo Venafro’, promossa da Partecipazione Democratica e MeteoinMolise.

A seguito dell’installazione di due centraline autofinanziate, ci si prefigge l’obiettivo del rilevamento e monitoraggio ambientale che possa mettere a confronto, nella misura in cui lo scostamento massimo dei sensori è trascurabile, i dati che vengono diramati e diffusi dalle centraline già presenti lungo le strade del territorio cittadino appartenenti all’Arpa Molise.

Presenti, in rappresentanza delle associazioni e circoli promotori, il presidente di Partecipazione Democratica e consigliere comunale del PD Stefano Buono, il segretario del circolo cittadino Dem Giuseppe Notte e l’esponente di MeteoinMolise Gianfranco Spensieri.

Apertura della conferenza con l’intervento di Stefano Buono, che ha ricordato di “non parlare sicuramente di cose nuove all’opinione pubblica. A gennaio 2020 si è deciso di fare lo studio epidemiologico, con il comune di Venafro capofila e il Cnr di Pisa, che prevede la conclusione in 24 mesi, non avvenuta in assenza del rispetto della condizione preliminare, la presenza del registro dei tumori (unica regione a non averlo in essere), elemento indispensabile ai fini dell’erogazione dei Lea”.

Buono ha anche rimarcato come manchi in Molise “una capacità da parte della Regione e dell’Arpa di fare un rilevamento autentico e un monitoraggio reale su quali sono i dati ambientali. Manca la volontà politica, basterebbe che la Giunta regionale stanziasse dei fondi per dotare l’Arpa e fargli fare il lavoro che fanno tutte le altre agenzie. La speranza è che l’iniziativa messa in campo possa fungere da stimolo anche verso i decisori pubblici e dare un impulso all’attività che fino ad oggi, al netto dei proclami, è mancata in termini di monitoraggio della qualità dell’aria a Venafro e sulla piana”.

“Sono anni che a Venafro parliamo di ambiente e problema ambientale, il nostro vuole essere un’esempio di cittadinanza attiva – ha aggiunto Notte – Abbiamo un’idea della politica meno teorica rispetto ai nostri politici. Nostro obiettivo è semplicemente quello di raccogliere i dati e metterli a disposizione di tutti. Mi auguro che le associazioni operanti da sempre su queste tematiche possano offrire il loro contributo per l’attivazione di altre centraline.”

Conclusioni affidate a Gianfranco Spensieri, che ha parlato di inclusione e di confronto scientificamente rilevante dei dati che emergeranno tra le due centraline dell’Arpa e delle associazioni: “Crediamo – queste le sue parole – e siamo convinti di poter offrire qualcosa di più rispetto a ciò che abbiamo oggi. Il nostro dato lo metteremo in relazione a quella che è la normativa, con lo stesso dato che è scientificamente rilevante nella misura in cui lo scostamento massimo dei sensori è trascurabile, come in questo caso specifico”.