Mistero sui movimenti della madre e della piccola nelle prime ore della notte di sabato 2 aprile. Nessuna pista esclusa


SANT’ANGELO LIMOSANO. Un’auto di una persona esterna alla famiglia, sulla quale gli inquirenti dovranno ricostruire l’eventuale presenza di Nicole o di sua madre, la notte della sparizione. C’è una nuova rivelazione sul giallo della bimba di 5 anni scomparsa per oltre 12 ore nella notte tra sabato 2 e domenica 3 aprile, quando intorno a mezzogiorno la piccola di Sant’Angelo Limosano è stata ritrovata dal Soccorso alpino in un dirupo, tra i rovi.

Una vettura, come riferito da ‘Primonumero’, sulla quale – seppure non si può parlare tecnicamente di sequestro – si è concentrata l’attenzione dei carabinieri del Nucleo operativo investigativo di Campobasso e della Compagnia di Bojano, al lavoro per rimettere a posto i pezzi di un puzzle complicato, ma la cui soluzione potrebbe non essere lontana, ammesso che questi rilievi si siano rivelati utili.

Tanti i dubbi da sciogliere: il ruolo della mamma, che avrebbe inizialmente detto di essere impegnata ad allattare il secondogenito in un’altra stanza, mentre Nicole sarebbe saltata fuori di casa aiutandosi grazie a una sedia e uscendo dalla finestra della cucina, forse  a seguito di un rimprovero ricevuto dalla madre. In quel momento – erano le 22 circa –  il padre non era in casa, ma stava trascorrendo la serata con degli amici al bar.

La madre della bimba, casalinga 24 enne, in verità si sarebbe allontanata “per qualche minuto”, come ammesso in un secondo momento agli inquirenti, chiudendo il portone di casa a chiave e lasciando la figlia da sola. Ma Nicole sarebbe scappata dalla finestra, bypassando così il problema della serratura chiusa.

Aiutata da qualcuno o da sola a uscire? Per andare dove? E una volta fuori di casa, cosa è successo durante quella notte? Nicole ha fatto realmente tutto da sola, riuscendo ad allontanarsi al buio e al freddo, giungendo a quasi un chilometro da casa in linea d’aria, nel folto del bosco, e rimanendo impigliata nei rovi? Secondo il parere dei concittadini della famiglia, raccolti sul posto dall’inviato della trasmissione Rai ‘La Vita in diretta’, è praticamente impossibile. Una convinzione che fa il paio con quella del nonno materno, il signor Nicola, che nelle interviste rilasciate alle varie tv ha ipotizzato uno “sfregio al genero o alla famiglia del genero”. Una sorta di sequestro -lampo, forse tramontato sul nascere per il trambusto creatosi a seguito delle ricerche, mobilitate in grande stile data la delicatezza della vicenda.

Ma se la madre – indagata per abbandono di minore e omessa custodia dalla procura di Campobasso – ha riconosciuto di essere andata via di casa per un po’, è plausibile immaginare che dovesse incontrare una terza persona. Forse la stessa dell’auto sottoposta a rilievi? E se Nicole avesse seguito la mamma, fingendo di obbedirle al richiamo di riordinare la sua stanza e avesse visto qualcosa di insolito? Le ipotesi al vaglio degli investigatori non escludono nulla. Neppure che la bimba possa invece essere andata di comune accordo insieme alla madre, da qualche parte, per poi allontanarsi in un secondo momento e perdersi nel bosco, complice il buio. Per motivi ancora oscuri.

Pba